Riforma Ipef, regole per il 2024: come calcolare le tasse

Patrizia Del Pidio

07/02/2024

Arrivano le istruzioni per l’applicazione delle novità fiscali portate dalla riforma Irpef 2024. Vediamo cosa cambia per tasse, trattamento integrativo, detrazioni fiscali.

Riforma Ipef, regole per il 2024: come calcolare le tasse

Riforma Irpef con rimodulazione scaglioni di reddito e aliquote per il 2024. L’Agenzia delle Entrate con la circolare 2/E del 6 febbraio 2024 fornisce le indicazioni e le regole per quest’anno al fine di applicare in modo regolare le modifiche apportate alle aliquote Irpef, alle detrazioni e al trattamento integrativo dal Dl 216 del 30 dicembre 2023.

Dal 1° gennaio 2024, infatti, si assiste a una rimodulazione delle aliquote Irpef che passano da quattro a tre, pur mantenendo il principio di progressività, nella prospettiva di traghettare il sistema tributario italiano verso l’aliquota unica.

Circolare n.2 6 febbraio 2024
fonte Agenzia delle Entrate

Riforma Irpef, come cambiano le imposte sui redditi

La circolare n.2 del 6 febbraio 2024 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, ha come oggetto “Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi “, ovvero il Decreto legislativo 30 dicembre 2023 numero 216 dedicato alle disposizioni che attuano parte della legge Delega con la finalità di ridurre l’imposizione sul reddito delle persone fisiche con la graduale rimodulazione delle aliquote Irpef (verso la prospettiva del sistema ad aliquota unica).

Il taglio delle aliquote, che dal 1° gennaio 2024 sono diventate tre, porta a una rimodulazione degli scaglioni di reddito, delle detrazioni e a un cambio del calcolo per quel che riguarda il trattamento integrativo. La circolare dell’Agenzia delle Entrate, quindi, ha lo scopo di fornire le istruzioni operative per le disposizioni che portano alla riforma dell’Irpef.

Come cambia l’Irpef?

Rispetto a quanto previsto dal Tuir all’articolo 11, comma 1, i cambiamenti previsti sono:

  • una riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito e delle 4 L’articolo 11, comma 1, del TUIR prevede le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:
    • fino a 15.000 euro, 23 per cento;
    • oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 25 per cento;
    • oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35 per cento;
    • oltre 50.000 euro, 43 per cento. 5 corrispondenti aliquote;
  • il primo scaglione di reddito è stato innalzato a 28.000 euro a parità di aliquota al 23 per cento, assorbendo il precedente secondo scaglione;
  • l’aliquota al 25 per cento, in precedenza applicabile al secondo scaglione, per i redditi oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, è stata soppressa;
  • il secondo e terzo scaglione, con le rispettive aliquote, sono rimasti invariati rispetto ai precedenti terzo e quarto scaglione.

Il calcolo dell’Irpef per il periodo di imposta 2024 si effettua in base alla seguente tabella:

SCAGLIONI 2024ALIQUOTE 2024IMPOSTA DOVUTA
fino a 28.000 euro 23% 23% sul reddito
da 28.001 fino a 50.000 euro 35% 6.440 euro + 35% sul reddito che supera i 28.000 euro e fino a 50.000 euro
oltre i 50.000 euro 43% 14.140 euro + 43 per cento sul reddito che supera i 50.000 euro

Come cambiano le detrazioni da lavoro dipendente

Il Decreto cambia anche le detrazioni per lavoro dipendente equiparandole quelle da pensione. La detrazione spettante per il lavoro dipendente, di fatto, è aumentata di 75 euro e passa da 1.880 a 1.955 euro e al tempo stesso la no tax area per il 2024, per chi produce questa tipologia di reddito è aumentata a 8.500 euro.

Nella seguente tabella proponiamo uno schema per il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente:

RedditoImporto della detrazione
fino a 15.000 euro 1.955 (non inferiore a 690 o, se a tempo determinato, non inferiore a 1.380)
oltre 15.000 e fino a 28.000 1.910 + 1.190 x [ (28.000 - reddito) / (28.000 - 15.000) ]
oltre 28.000 e fino a 50.000 1.910 x [ (50.000 - reddito) / (50.000 - 28.000) ]
oltre 50.000 euro nessuna detrazione

Trattamento integrativo, cambia il calcolo

Cambia anche il calcolo per la spettanza del trattamento integrativo che con riferimento ai contribuenti con reddito complessivo di ammontare non superiore a 15.000 euro, può essere concesso quando l’imposta lorda, da determinarsi sui redditi di lavoro dipendente, è di importo superiore alla detrazione spettante ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del TUIR diminuita dell’importo di 75 euro rapportato al periodo di lavoro nell’anno.

Con la riduzione dei 75 anni lo scopo è quello di neutralizzare l’incremento dell’importo della detrazione per redditi da lavoro dipendente che avrebbe potuto determinare la perdita del beneficio (da ricordare, infatti, che uno dei requisiti per avere diritto all’ex bonus Renzi è la capienza di imposta calcolata sui redditi di lavoro dipendente e assimilati rispetto alla detrazione spettante per i medesimi redditi).

Revisione delle detrazioni fiscali

L’articolo 2 del decreto porta una novità anche in ambito detrazioni fiscali prevedendo per i titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, una riduzione di un importo pari a 260 euro dell’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante per l’anno 2024.

La riduzione pari a 260 euro deve essere operata sull’importo della detrazione come determinato ai sensi dell’articolo 15, comma 3-bis, del TUIR, il quale dispone che la «detrazione di cui al presente articolo spetta:

  • per l’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro;
  • per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 120.000 euro, qualora il reddito complessivo sia superiore a 120.000 euro».

Questo comporta, per chi ha redditi superiori a 120.000 euro che la decurtazione va applicata sulla detrazione di imposta lorda, già diminuita per effetto del Tuir.

Iscriviti a Money.it