Gas e luce, obbligo Ue di efficienza energetica: il governo corre ai ripari e proroga gli sconti in bolletta?

Giacomo Andreoli

10/03/2023

Sta per arrivare una direttiva europea sull’efficienza energetica che obbliga alla riduzione del consumo energetico. Il governo Meloni intanto ragiona sulla proroga degli sconti in bolletta.

Gas e luce, obbligo Ue di efficienza energetica: il governo corre ai ripari e proroga gli sconti in bolletta?

Un accordo tra le istituzioni europee per la nuova direttiva sull’efficienza energetica, che obbligherà tutti i Paesi membri a ridurre il consumo di gas e luce. L’intesa è stata raggiunta nella notte, con il via libera definitivo al testo atteso nei prossimi mesi.

Il governo Meloni, nel frattempo, ragiona sulla proroga o meno degli sconti in bolletta nel nuovo decreto aprile, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che deve mediare tra chi in maggioranza spinge per andare avanti con i sostegni sui costi di gas e luce per tutti e l’Unione europea, con la Commissione che spinge per dare una stretta alla spesa pubblica in materia.

Cosa prevede la direttiva Ue sull’efficienza energetica

L’accordo raggiunto per la nuova direttiva efficienza prevede che gli Stati debbano garantire tutti assieme una riduzione del consumo energetico finale di almeno un 11,7% nel 2030, rispetto alle previsioni fatte nel 2020. Tra le varie altre misure adottate c’è l’obbligo specifico per il settore pubblico di ottenere una riduzione ogni anno del consumo energetico dell’1,9% e gli Stati membri saranno tenuti a rinnovare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli edifici di proprietà di enti pubblici.

I target concordati sono a metà strada tra i due ipotizzati dalla Commissione europea, il 9% proposto dal pacchetto clima 2021 e il 13% del RePower Eu del 2022. Il Parlamento europeo chiedeva di più, fissando un target al 14,5%. In ogni caso i vari Stati membri contribuiranno all’obiettivo generale europeo tramite contributi nazionali indicativi, con flessibilità del 2,5%, stabiliti nei rispettivi piani nazionali energia e clima.

Se la somma dei contributi non raggiungerà l’11,7%, l’esecutivo Ue dovrà intervenire per redistribuire gli sforzi delle varie nazioni. Il contributo nazionale si calcola sulla basa di: potenziale di risparmio energetico, Pil pro capite, intensità energetica e sviluppo delle rinnovabili. Gli Stati possono comunque conteggiare i risparmi energetici realizzati con la direttiva in discussione sulla performance energetica degli edifici, e misure derivanti dal nuovo Ets per gli edifici e i trasporti.

Possibile “ricatto” dell’Ue sugli sconti in bolletta

Nel frattempo continua il dibattito nel governo e nella maggioranza di centrodestra sul cosiddetto decreto aprile con i nuovi aiuti in bolletta. I soldi a disposizione dello Stato sono pochi e la Commissione europea invita l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni a risparmiare soldi pubblici, utili anche per finanziare le riforme attese, a partire da quella fiscale.

Secondo alcuni retroscena giornalistici in cambio di una spesa pubblica contenuta l’esecutivo potrebbe concedere più margini di flessibilità sul debito con la riforma del Patto di Stabilità attualmente in discussione.

Prezzi gas e luce, quanto scenderanno nei prossimi mesi?

Sulla eventuale conferma degli sconti che scadono il 31 marzo per le bollette energetiche secondo il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin si sta facendo “una valutazione in questi giorni in raccordo con il ministero dell’Economia che tiene i cordoni della borsa e questo influirà certamente nell’inserire anche tutto, in parte o nulla dei cosiddetti oneri di sistema”.

In ogni caso il ministro conferma che, “dopo un primo ribasso del 20% nel precedente trimestre dovremo riavere un altro 20% che si unisce al 34% del gas e al successivo 10%. Quindi il trend è abbastanza buono”. Infine spiega che “per un nuovo intervento bisogna andare con cautela”.

Bolletta gas e luce, di quanto aumentano senza gli sconti

Secondo Assoutenti queste dichiarazioni significherebbero che il governo ha recepito il nostro grido d’allarme. Secondo il presidente Furio Truzzi “senza un rinnovo dei tagli le riduzioni delle tariffe registrate nell’ultimo periodo verrebbero totalmente vanificate dal rialzo della tassazione. Basti pensare che, sulla base delle attuali tariffe in vigore, lo stop agli sconti previsti fino al prossimo 31 marzo farebbe aumentare le bollette del gas del 58% già da aprile, quelle della luce del 27%”.

Secondo le elaborazioni dell’Associazione “la fine degli sconti e delle agevolazioni oggi in vigore sul gas peserebbe per 703,53 euro annui a famiglia, portando la bolletta media del gas a quota 1.913,53 euro, con un aumento del 58% rispetto a quanto pagato oggi. Per la luce invece la reintroduzione integrale di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando la bolletta media a 1.820,34 euro annui a nucleo (considerando le tariffe oggi in vigore) con un incremento di spesa del 27%”.

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