Chi guadagna di più con la flat tax: ecco a chi conviene davvero

Claudia Cervi

26/08/2022

Sulle cifre sbagliano tutti. Sulla flat tax c’è ancora troppa confusione. Vediamo a chi si applica, chi ci guadagna e a chi conviene davvero. Ecco chi ha ragione.

Chi guadagna di più con la flat tax: ecco a chi conviene davvero

La flat tax al 15% è una proposta di riforma del sistema fiscale italiano tornata alla ribalta con la campagna elettorale 2022.

Un piano articolato in tre fasi - secondo il DDl Siri (AS1831) presentato in Senato nel 2020 - che ha lo scopo di rilanciare l’economia e portare semplificazione tramite l’applicazione di un’aliquota unica del 15%, prima per le partite iva (per le quali è già un’opzione per i redditi fino a 65mila euro), poi per famiglie fino a 70mila euro e infine per tutti.
Una misura ritenuta sbagliata per il centrosinistra che risulta essere molto vantaggiosa per chi ha redditi elevati e pressoché indifferente per i redditi più bassi.

Chi ha ragione?

La proposta del DDL Siri (Lega)

La proposta contenuta del DDL Siti muove dalla considerazione che il sistema di tassazione del reddito è caratterizzato «da meccanismi di determinazione della base imponibile e dell’imposta a volte molto complessi».

In base al disegno di legge, nella fase 2, può accedere alla Flat tax chi nell’anno di imposta precedente ha conseguito un reddito familiare non superiore

  • (i) a euro 30.000 nel caso in cui la famiglia fiscale sia composta da un unico contribuente senza coniuge e senza familiari a carico (cosiddetta famiglia monocomponente),
  • (ii) a euro 55.000 nel caso in cui la famiglia fiscale sia composta da un contribuente e da almeno il coniuge a carico o un familiare a carico (cosiddetta famiglia monoreddito) e
  • (iii) a euro 70.000 nel caso in cui la famiglia fiscale sia composta da due coniugi contribuenti, a prescindere che abbiamo o meno familiari a carico (cosiddetta famiglia bireddito).

Prima di capire se la proposta di legge rispetti o meno il principio di progressività garantito dall’attuale sistema fiscale, capiamo cosa sono la famiglia fiscale e il reddito familiare.

Cosa sono la famiglia fiscale e il reddito familiare?

Lo stesso Siri spiega attraverso il disegno di legge cos’è la famiglia fiscale, classificandone tre tipologie:

  • famiglia composta da un solo contribuente senza coniuge e senza familiari a carico;
  • famiglia composta da un solo contribuente e da almeno il coniuge a carico o un familiare a carico;
  • famiglia composta da due coniugi contribuenti, a prescindere dalla presenza di familiari a carico.

Il reddito familiare è costituito dalla somma dei redditi complessivi di ciascun contribuente della famiglia fiscale, compresi i redditi da lavoro autonomo in regime forfettario (al netto della deduzione forfettaria calcolata in base al coefficiente di redditività, previste dalla L. 190/2014). Sono esclusi dal calcolo i redditi assoggettati a tassazione separata e quelli soggetti a imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali.

Viene rispettato il principio di progressività?

Il principio di progressività viene rispettato nella determinazione del reddito familiare imponibile, dato dalla differenza tra il reddito familiare e le deduzioni spettanti in base alla categoria di appartenenza della «famiglia fiscale».

Per esempio, per quanto concerne le «famiglie fiscali» monoreddito, la determinazione della deduzione per il primo familiare a carico, pari a 4.000 euro con decrescita lineare da 23.000 euro a 43.000 euro, è effettuata secondo la seguente formula:

Formula per la determinazione della deduzione per il primo familiare a carico Formula per la determinazione della deduzione per il primo familiare a carico Fonte DDL Siri

Nel caso di un reddito familiare pari a 28.568 euro, si avrà una deduzione pari a 2.886 euro.

Nella fase 2 e per redditi fino a 70.000 euro sembra dunque rispettato il principio di progressività dell’imposta, non senza criticità.

Criticità della flax tax

La fase 2 prevede dunque un’aliquota fissa al 15% per famiglie bireddito fino a 70.000 euro e tre aliquote Irpef (al 23, 27 e 38%) per redditi superiori.

Secondo i calcoli della Lega questa “fase” costerebbe allo Stato 22 miliardi di euro.

Le vere criticità emergono tuttavia nel caso di implementazione della fase 3, che prevede un’aliquota unica del 15% per tutti, incluse imprese e senza limiti di reddito.
Non è chiaro infatti come sarà garantita la progressività delle imposte in questo caso.

Il costo per la fase 3 sarebbe poi elevatissimo per le finanze pubbliche con effetti distributivi inferiori a quelli del sistema attuale, considerato il minor gettito e la perdita di servizi e trasferimenti di reddito alle fasce più basse.

Incidenza Irpef e delle due proposte di flat tax al 15% e 23% sul reddito familiare Incidenza Irpef e delle due proposte di flat tax al 15% e 23% sul reddito familiare Fonte: Lavoce.info

Chi guadagna di più con la flat tax?

La APP sulla Flat Tax permette di calcolare il risparmio fiscale ottenuto con l’applicazione dell’aliquota unica al 15%, nella fase 2.

Di seguito vediamo le tasse dovute in base a diverse fasce di reddito, ipotizzando un reddito familiare monoreddito e un nucleo composto da due persone, di cui una a carico:

Reddito complessivo medio Imposta netta Irpef Flat Tax Differenza tassazione annua
15.000 euro 0 euro 0 euro +0 euro (no tax area)
17.500 euro 763 euro 225 euro -538 euro
20.000 euro 1.551 euro 600 euro -951 euro
28.568 euro 4.326 euro 3.333 euro -993 euro
32.000 euro 5.874 euro 4.450 euro -1.424 euro
38.000 euro 9.070 euro 5.650 euro -3.420 euro
44.000 euro 12.020 euro 6.600 euro -5.420 euro
52.000 euro 15.488 euro 10.920 euro -4.568 euro
55.000 euro 16.788 euro 16.500 euro -288 euro

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