Chi è Jorit, lo street artist che ha incontrato Putin: opere e messaggio politico

Alessandro Cipolla

07/03/2024

La biografia di Ciro Cirullo, l’artista di strada conosciuto con il nome di Jorit che ha incontrato Vladimir Putin durante un forum della gioventù a Sochi.

Chi è Jorit, lo street artist che ha incontrato Putin: opere e messaggio politico

Chi è Jorit? Una domanda che in molti si staranno facendo ora che la foto di questo street artist insieme a Vladimir Putin ha fatto capolino sulle prime pagine di tutti i giornali, creando non poche polemiche.

Ciro Cirullo, questo è il vero nome di Jorit, è riuscito a dialogare con Vladimir Putin durante un forum della gioventù a Sochi, con tanto di foto finale insieme al presidente russo dopo avergli detto che “in Italia si dicono tante cose strane su di lei”.

Certo - è stata la risposta di Putin -, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale”. Jorit così è tornato a far parlare di sé dopo i murales che ha realizzato sia in Russia sia in Ucraina nelle città occupate dalle truppe di Mosca.

Jorit però ha costruito la sua fama soprattutto a Napoli, con le sue opere più famose che sono il murale tributo al movimento Black Lives Matter nel quartiere Barra e quello dedicato a Lucio Dalla a Sorrento.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Jorit è tornato a fare delle opere in Russia fino all’incontro con Vladimir Putin: vediamo allora la biografia di questo artista di strada di cui tutti ora stanno parlando.

La biografia di Jorit, lo street artist che ha incontrato Putin

Ciro Cirullo è nato il 24 novembre 1990 a Quarto Flegreo, un Comune di oltre 40.000 abitanti facente parte della città metropolitana di Napoli. Per tutti però è conosciuto come Jorit o Jorit Agoch, il suo nome d’arte.

Se adesso di lui si parla soprattutto per la foto fatta insieme a Vladimir Putin, c’è da dire che da anni Jorit viene considerato come uno degli artisti più in voga del graffiti writing contemporaneo, venendo molto apprezzato anche fuori dai confini nazionali.

Le sue opere sono subito distinguibili per l’iper realismo e per le due strisce rosse sul volto che hanno tutti i soggetti dei suoi ritratti: si tratta di fregi tipici di alcune tribù africane, un tratto che ritorna in tutti i suoi lavori.

Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti del capoluogo campano, Jorit ha iniziato subito a farsi conoscere nell’ambito degli artisti di strada tanto che già nel 2011 le sue opere sono stato esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

I soggetti delle opere dell’artista napoletano sono personaggi che per lui rappresentano le nuove icone della cultura popolare, che vengono rappresentate con uno stile classico e più vicino possibile alla realtà.

Per Jorit Agoch l’arte è un mezzo per comprendere la realtà, per studiarla - si legge su Collater -. È per questo che i suoi ritratti di rapper, artisti, personaggi dello spettacolo o semplici abitanti dei posti che visita, vengono rappresentati assieme, il più realisticamente possibile, in modo da far crollare le gerarchie sociali che caratterizzano il mondo contemporaneo, e raccontare solo l’essere umano”.

Il messaggio politico e sociale è ben presente nelle opere di Jorit: dall’antirazzismo all’antifascismo, con delle frasi di protesta che spesso vengono come “nascoste” all’interno dei suoi murales.

In Cile ha realizzato un murale raffigurante il poeta Pablo Neruda, a Roma uno del militante comunista Valerio Verbano ucciso nel 1980 e a Betlemme ha raffigurato la giovane attivista Ahed Tamimi sul muro di separazione israeliano.

In Russia prima dello scoppio della guerra a Odincovo ha dipinto il cosmonauta Jurij Gagarin, mentre a Mariupol - città ucraina ora occupata dai russi - di recente ha raffigurato una bambina, con i colori della bandiera della Repubblica Popolare di Doneck negli occhi, alle cui spalle piovono missili con la scritta “Nato”.

L’idea - ha spiegato l’artista in merito all’opera di Mariupol - era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media occidentali spesso distorcono la realtà. Per esempio parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino”.

Ora invece le polemiche per la foto con Vladimir Putin, con l’intendo di Jorit che è stato quello di “mostrare all’Italia che è umano come noi”.

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