Come può scoppiare la guerra Russia-Nato: ecco il ruolo dell’Italia

Alessandro Cipolla

06/05/2024

Una guerra tra Nato e Russia ormai appare inevitabile e già circolano diverse possibili strategie da parte dell’Occidente: ecco quale potrebbe essere il ruolo dell’Italia.

Come può scoppiare la guerra Russia-Nato: ecco il ruolo dell’Italia

Una guerra tra la Russia e la Nato - o meglio alcuni Paesi europei facenti parte dell’Alleanza atlantica vista l’attuale posizione più defilata da parte degli Stati Uniti - ormai appare essere tristemente inevitabile visto cosa sta succedendo in Ucraina.

Come era prevedibile - la situazione era lampante per tutti tranne che per i leader occidentali - le coriacee truppe ucraine non sembrerebbero riuscire più a frenare l’avanzata russa, con l’esercito di Mosca che complice l’arrivo della bella stagione ha ripreso ad attaccare con veemenza conquistando ulteriori territori.

Nonostante i nuovi aiuti militari - 60 miliardi di dollari solo dagli Usa - presto la linea difensiva ucraina potrebbe collassare, con la Russia pronta ad arrivare fino alle due principali città nemiche: Kiev e Odessa. In sostanza Vladimir Putin appare essere sul punto di vincere questa maledetta guerra, con la Nato che non potrebbe mai permettere un epilogo del genere.

L’Ucraina è sull’orlo del baratro - ha ammesso il vice capo dell’intelligence di Kiev, Vadym Skibitsky, intervistato da The Economist -. Non vedo una via affinché l’Ucraina possa vincere questa guerra sul campo”.

Del resto senza armi adeguate, senza più munizioni e praticamente fin dall’inizio della guerra senza aviazione, l’esercito ucraino in difetto di almeno mezzo milione di uomini finora ha compiuto un autentico miracolo militare resistendo per oltre due anni alla Russia.

L’Occidente però - mentendo sapendo di mentire - ha continuato a illudere Kiev e ad abbindolare i suoi cittadini, parlando di guerra che poteva essere vinta dall’Ucraina e di una Russia che sarebbe collassata sotto il peso delle sanzioni come ribadito più volte da Mario Draghi.

Invece adesso ci troviamo a ragionare su come un pezzo della Nato presto possa entrare direttamente in guerra, con diverse ipotesi che sono già al vaglio il tutto per non lasciare che Putin possa uscire vincitore da questo conflitto.

Guerra Russia-Nato: gli scenari

Negli ultimi giorni i ragionamenti dei vari analisti sono stati tutti incentrati nel cercare di capire come potrebbe avvenire una guerra tra Nato e Russia, visto che ogni strategia diplomatica è stata abbandonata dopo il fallimento dei negoziati in Turchia per volontà degli Stati Uniti e del Regno Unito.

La Repubblica così ha descritto due possibili scenari: il primo è il coinvolgimento di un Paese terzo nel conflitto, ovvero la Bielorussia, mentre il secondo è un attacco russo a un membro Nato (Baltici o Polonia) oppure alla Moldavia.

Se una di queste ipotesi dovesse verificarsi, allora la Nato sarebbe pronta a passare dalle parole ai fatti inviando propri soldati in Ucraina, dando il via così a quella che potrebbe essere definita come la terza guerra mondiale.

Del resto leader come Emmanuel Macron, Donald Tusk e Charles Michel, da tempo hanno fatto intendere come l’Europa stia vivendo una fase pre-bellica, con l’Ue che ha virato verso un’economia di guerra e tutti i Paesi che si stanno affettando ad armarsi.

Il ruolo dell’Italia in una guerra contro la Russia

In uno scenario del genere una domanda sorge spontanea: quale sarebbe il ruolo dell’Italia in un’eventuale guerra tra la Russia e - anche solo una parte - della Nato? Anche se Matteo Salvini e Guido Crosetto in modi differenti hanno criticato le ultime parole di Emmanuel Macron, difficilmente potremmo evitare il coinvolgimento di nostri soldati.

Come dichiarato dal ministro Crosetto un anno fa, l’Italia partecipa alle attività del fianco Est della Nato con circa 3.000 unità, con i nostri ragazzi attualmente di stanza in Bulgaria, Ungheria e in Lettonia.

In totale la Nato avrebbe già schierato al ridosso del confine ucraino circa 100.000 uomini, mentre la Russia al momento sta impiegando al fronte 300.000 soldati. Allo stato delle cose però appare probabile che, perlomeno in un primo momento, sia solo la Francia a inviare proprie truppe in Ucraina.

Il capo di Stato maggiore dell’esercito francese, il generale Pierre Schill, in un articolo pubblicato su Le Monde ha spiegato che “l’esercito francese è pronto” e potrebbe “mobilitare in un mese una divisione di 20.000 soldati”.

Un numero che di certo non sembrerebbe essere in grado di spostare gli equilibri della guerra in Ucraina, anche perché Oltralpe si sta discutendo sul fatto che l’esercito francese non avrebbe missili e aerei a sufficienza per affrontare un eventuale conflitto con la Russia.

Insomma se mai si dovesse arrivare a una catastrofica guerra tra Occidente e Russia, tutta la Nato - Italia compresa - dovrebbe essere chiamata in causa per scongiurare un successo di Putin, ma molto dipenderà anche dall’esito delle elezioni europee e - soprattutto - di quelle in programma negli Stati Uniti e novembre.

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