Variante Eris Covid, quando fare il tampone?

Alessandro Nuzzo

21 Settembre 2023 - 12:19

La nuova variante Eris sta diventando dominante nel nostro paese e i contagi sono in aumento. Ecco i sintomi e quando è ancora obbligatorio il tampone.

Variante Eris Covid, quando fare il tampone?

Da qualche settimana l’Italia sta facendo di nuovo i conti con una nuova ondata di covid-19. La colpa è da attribuire alla nuova variante Eris che grazie alle mutazioni genetiche, si presenterebbe più resistente e con una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali generate da precedenti infezioni o dai vaccini.

I numeri indicati dalla Fondazione Gimbe che ha messo a confronto la settimana 10-16 agosto con quella 7-13 settembre sono emblematici. Il tasso di positività dei tamponi è passato dal 6,4% al 14,9%. Di conseguenza aumento vertiginoso di nuovi positivi che da 5.889 sono passati a 30.777. Aumento dei ricoveri da 697 a 2.378 e aumento dei decessi da 44 a 99. Dati che mostrano come il virus abbia rialzato la testa, complice il ritorno a scuola e il rientro dalle vacanze estere.

Vediamo come agisce la nuova variante Eris con i sintomi più segnalati e quando è necessario fare il tampone.

Variante Eris: quali sono i sintomi

Circa il 43,5% dei tamponi esaminati in Italia risultano positivi alla nuova variante Eris. Questo significa che il ceppo sta diventando sempre più dominante nel nostro paese. Alcune mutazioni soprattutto alla proteina Spike sembrerebbero evidenziare una maggior capacità del virus di sfuggire alla protezione creata da precedenti infezioni e vaccini.

I sintomi della nuova variante sono molti simili a quelli influenzali e quindi febbre, raffreddore, mialgie e mal di testa più o meno forti. Segnalati anche dolori muscolari e stanchezza. In rasi casi il covid sembra portare ancora ad alterazioni e perdita di gusto e olfatto. Si tratta quindi di sintomi facilmente scambiabili per una comune influenza. C’è da dire che la nuova variante Eris non rappresenta un pericolo per le persone in salute mentre quelle fragili e anziane devono stare maggiormente attente.

A breve partirà la campagna vaccinale con l’arrivo dei nuovi sieri aggiornati anche contro le ultime varianti. Nel nostro paese la vaccinazione contro il covid sarà volontaria e gratuita ma è consigliata per i pazienti fragili, anziani e chi è a stretto contatto con loro, familiari o lavoratori.

Quando è obbligatorio fare il tampone

C’è un dibattito in atto nella comunità scientifica ed è questo: i tamponi rapidi sono ancora efficaci contro le nuove varianti? Sembrerebbe di sì. Alcune ricerche hanno evidenziato ancora una validità dei normali test rapidi acquistabili in farmacia anche contro le nuove varianti, perlomeno nella maggior parte dei casi.

Detto che non esiste più in Italia obbligo di sottoporsi a tampone per spostarsi, andare a lavoro o prendere i mezzi pubblici, c’è ancora un’eccezione. Alla luce dell’aumento dei positivi e con l’obiettivo di evitare il contagio nelle persone più fragili, il ministero della Salute ha reintrodotto l’obbligo di test per l’accesso e la permanenza in alcune strutture, come ospedali e rsa.

Il tampone dovrà essere effettuato da pazienti sintomatici o asintomatici in ingresso o in trasferimento in reparti definiti sensibili. Anche i pazienti che hanno avuto un contatto stretto con un positivo negli ultimi 5 giorni sono obbligati al test. A visitatori e personale sanitario con sintomi riconducibili a covid-19 sarà impedito l’accesso alle strutture. Al pronto soccorso invece non ci sarà più tampone in fase di accettazione per chi non presenta sintomi ascrivibili al covid.

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