Truffe mercato libero energia, cosa fare per evitare gli aumenti in bolletta

Ilena D’Errico

03/12/2023

Ecco le istruzioni dell’Antitrust e di Arera per evitare gli aumenti in bolletta ed evitare le truffe riguardanti il mercato libero dell’energia.

Truffe mercato libero energia, cosa fare per evitare gli aumenti in bolletta

Ormai la fine del mercato tutelato dell’energia è alle porte, la liberalizzazione è prevista per il 10 gennaio 2024 per il gas e per il 1° aprile 2024 per la luce. In questi mesi gli utenti si stanno affannando per cercare contratti convenienti, anche se nella maggior parte dei casi il meccanismo è all’inverso. Sono più spesso i servizi di fornitura (seri o presunti) a contattare i potenziali clienti, proponendo nuovi contratti e tariffe allettanti.

Purtroppo, non sempre si tratta di onesto marketing, approfittando di questo periodo propizio si fanno sempre più frequenti le chiamate ingannevoli o perfino aggressive. Per i consumatori è sempre più difficile orientarsi, tanto che l’Antitrust ha stilato – naturalmente insieme ad Arera – una vera e propria guida per difendersi dalle truffe telefoniche sulle bollette. Il tutto, nell’ambito della campagna “Difenditi così”.

Vediamo quindi quali sono i consigli più utili per difendersi e tutelarsi dalle truffe del mercato libero dell’energia, evitando cambiamenti di contratto indesiderati e gli aumenti in bolletta.

L’identificazione del call center

Per cominciare, si ricorda di chiedere all’operatore telefonico che contatta per scopi commerciali di identificarsi. Il consumatore ha infatti diritto a conoscere il nome della società di vendita e la finalità della chiamata. In tal proposito, il vademecum sottolinea che nessuna Autorità, Agenzia o Ente pubblico chiama i clienti finali per l’attivazione dei contratti.

Non è obbligatorio concludere il contratto per telefono

Il Codice del consumo prevede che per la conclusione del contratto sia necessaria la conferma del consumatore in forma scritta. Per la conclusione telefonica del contratto è necessario comunque l’espresso consenso dell’utente, che deve essere conservato dalla società e dimostrabile in caso di contestazioni. Di conseguenza, non è obbligatorio concludere il contratto per telefono.

Ricordando ciò, si evitano pressioni e fretta, ma soprattutto si può verificare la proposta contrattuale con più calma e attenzione.

Non si rischia di rimanere senza forniture energetiche

Per non cadere in proposte particolarmente aggressive, si ricorda che nessun consumatore rischia di rimanere senza forniture energetiche all’improvviso e soprattutto senza la sua volontà. Peraltro, non è obbligatorio nemmeno cambiare il contratto in corso.

Non c’è fretta

Dai punti precedenti, si evince che non c’è alcuna fretta di concludere il contratto telefonicamente e in tempi brevi, checché ne dicano gli operatori. I potenziali clienti hanno diritto a chiedere tutte le informazioni in merito all’offerta e anzi, sono di norma gli stessi professionisti a spiegare il tutto con puntualità e chiarezza.

Già il rifiuto o la reticenza nel fornire le informazioni richieste sono un potenziale indice di truffa, o quanto meno poca professionalità. È buona norma richiedere la documentazione in forma scritta, per una migliore verifica. Per quanto riguarda gas e luce, oltretutto, il venditore è tenuto a mettere a disposizione la scheda di confrontabilità e la scheda sintetica.

Il portale offerte

Tramite il portale offerte di Arera è possibile effettuare liberamente confronti sulle offerte proposte, così da valutare la convenienza o l’utilità di nuove forniture o proposte contrattuali.

Non ci sono sanzioni per chi non effettua il passaggio in tempo

Un ulteriore consiglio per evitare fretta e pressioni riguarda il passaggio al mercato libero: non c’è alcuna sanzione per chi non lo effettua in tempo, ma un’automatica transizione.

Verificare il prezzo finale

Il prezzo comunicato a telefono oppure nelle pubblicità è spesso causa di fraintendimenti. Non si tratta del prezzo finale, ma soltanto di una parte, di norma comprensiva dei costi di commercializzazione e acquisto dell’energia. Certamente si tratta della porzione principale del prezzo, ma è bene verificare sempre il costo finale, i servizi compresi e le eventuali variazioni nel tempo.

Controllare il contratto

In caso di conclusione telefonica del contratto è opportuno verificare le Condizioni economiche di fornitura (Cte), le quali devono essere inviate alla conferma della conclusione contrattuale. La conferma e l’adesione dell’offerta devono sempre essere messe a disposizione dell’utente, eventualmente anche con le credenziali per accedere al portale web.

È possibile ripensarci

Anche dopo la conclusione del contratto, dopo le opportune verifiche, è possibile esercitare un diritto di ripensamento. Entro 14 giorni è possibile chiedere l’annullamento del contratto stipulato telefonicamente, inviando una raccomandata a/r o pec alla società.

Come tutelarsi da contratti non richiesti

Purtroppo, capita anche di ricevere nuove bollette per società di vendita nonostante non sia stata effettuata alcuna modifica o attivazione. In questi casi, bisogna contattare la fornitura con un reclamo scritto chiedendo la prova del consenso al cambio.

Le vittime di attivazioni non richieste sono ovviamente esenti dal pagamento, così come previsto dall’articolo 66 quinquies del Codice di consumo.

Lo sportello a tutela del consumatore

Si ricorda che per qualsiasi tipo di dubbio è possibile rivolgersi allo sportello a tutela del consumatore messo a disposizione da Arera.

L’Antitrust

Per segnalare comportamenti scorretti, attivazioni non richieste, pubblicità ingannevoli o presunte truffe bisogna inviare una segnalazione all’Antitrust, compilando il modulo online oppure inviando una pec a protocollo.agcm@pec.agcm.it o una raccomandata a Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma.

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