Tassa sui cani nella Legge di Stabilità 2017? Significato, importi ed esenzioni

Simone Micocci

18 Novembre 2016 - 12:48

Tassa sui cani 2017: esiste veramente o si tratta di una bufala? Facciamo chiarezza sulla novità della Legge di Stabilità 2017 che sta facendo tanto discutere i proprietari dei cani.

Tassa sui cani nella Legge di Stabilità 2017? Significato, importi ed esenzioni

Tassa sui cani nella Legge di Stabilità 2017: bufala o verità?

Nel testo definitivo della Legge di Stabilità 2017 potrebbe fare il suo ingresso una nuova tassa sui cani. Della tassa sugli animali domestici se ne parla da diverso tempo, ma nella maggior parte delle volte in cui la notizia è stata diffusa in rete si è trattato di una bufala.

Questa volta però è tutto vero, perché ci sono delle possibilità reali che la tassa sui cani faccia parte del testo definitivo della legge di stabilità che dovrebbe essere approvata la prossima settimana. La tassa però non riguarda tutti i cani, ma solamente quelli che non soddisfano un particolare requisito.

Quale? L’emendamento proposto da Michele Anzaldi del Partito Democratico che introduce la nuova tassa sui cani sta facendo molto discutere.

Tuttavia la proposta del Partito Democratico sembra si basi su delle valide ragioni; infatti, la nuova tassa riguarda solamente i cani non sterilizzati, con l’obiettivo di combattere una volta per tutte il fenomeno del randagismo.

Quindi è più corretto chiamarla tassa sui cani non sterilizzati. Ma questa nuova tassa servirà davvero per ridurre il fenomeno del randagismo? Nonostante Anzaldi sia convinto della necessità di introdurre una tassa sui cani non sterilizzati, diverse associazioni non sono d’accordo con lui.

Cos’è la tassa sui cani 2017? Quanto bisognerà pagare? In attesa che venga fatta chiarezza con l’approvazione della Legge di Stabilità 2017, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla tassa sui cani non sterilizzati che potrebbe entrare in vigore dal prossimo anno.

Cos’è la tassa sui cani e perché è importante (secondo Anzaldi)?

Come abbiamo appena visto questa nuova tassa dovrà essere pagata dai proprietari dei cani non sterilizzati. L’obiettivo della legge è quello di incentivare la sterilizzazione, poiché tutti i padroni che preferiscono non operare il proprio cane dovranno pagare una tassa al comune.

L’importo non si conosce ancora, per saperne di più dovremo aspettare l’approvazione della Legge di Bilancio. L’importo della tassa comunque non sarà uguale per tutti, perché probabilmente saranno fissare delle riduzioni e delle detrazioni per determinate categorie di soggetti.

La sterilizzazione dovrà essere certificata dai medici veterinari abilitati ad accedere all’anagrafe regionale degli animali d’affezione. Quindi, chi deciderà di far sterilizzare il proprio cane, per un costo che di solito si aggira tra i 100€ e i 200€, non dovrà pagare il contributo.

Secondo il firmatario dell’emendamento, Michele Anzaldi del PD, si tratta di una proposta concreta per combattere il randagismo ed evitare che migliaia di cani ogni anno finiscano nei canili.

Oltre alle motivazioni etiche ci sono anche quelle economiche: infatti, ogni cane costa al Comune dai 3 agli 8 euro al giorno, quindi circa 2.000€ l’anno. A questi costi bisogna aggiungere quelli per la gestione del personale, le spese per l’anagrafe, sterilizzazioni, profilassi, farmaci e visite.

Saranno esentati dalla nuova tassa, invece, i cani:

  • di proprietà degli allevatori professionali;
  • adibiti alla guida dei ciechi;
  • che si occupano della custodia del gregge;
  • di proprietà dell’Esercito e delle Forze Armate.

Ma questa nuova tassa servirà davvero per evitare il fenomeno del randagismo? Alcune associazioni non ne sono così convinte, anzi.

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Tassa sui cani 2017: ecco perché non serve secondo l’Enpa

Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa (Ente nazionale protezione animali), ha attaccato i fautori della nuova tassa lamentando una poca conoscenza delle reali tasse del randagismo.

A tal proposito la Rocchi ha dichiarato:

“Il randagismo è causato non tanto dai proprietari di cani che vivono nei centri abitati, ma proprio da quegli allevatori, agricoltori e pastori che non sterilizzano i propri animali e li lasciano vagare liberamente sul territorio. Vale a dire proprio da chi si vorrebbe esentare dall’obbligo di sterilizzazione”.

La tassazione quindi non sarebbe utile per combattere la piaga del randagismo, anzi potrebbe persino incentivarla. Cosa farà infatti chi non ha abbastanza soldi per sterilizzare il proprio cane? C’è il rischio che le percentuali di abbandono aumentino.

Vi ricordiamo che comunque al momento non esiste nessuna tassa sui cani non sterilizzati. Solamente nel caso in cui l’emendamento venisse approvato bisognerà pagare una tassa al comune; ipotesi al momento alquanto remota.

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