La Russia può usare armi nucleari in questi casi

Alessandro Nuzzo

28/02/2024

In alcuni documenti segreti pubblicati dal Financial Times, le norme fissate da Putin su quando poter usare armi nucleari.

La Russia può usare armi nucleari in questi casi

La Russia con un arsenale di testate nucleari importante, è una delle nazioni più pericolose da questo punto di vista. E la preoccupazione cresce sapendo in quali circostanze Putin può dare consenso all’uso di bombe atomiche. Questo è quanto è emerso da alcuni documenti segreti pubblicati dal Financial Times. Documenti che risalgono a 10 anni fa e che probabilmente non sono più attuali ma che mostrano il modo in cui Putin gestisce i conflitti e possano ricorrere all’uso di testate nucleari.

Circostanze che sono molto più semplici di quanto si possa immaginare.

Quando la Russia può usare bombe nucleari

Le carte segrete, che soprattutto erano indicazioni per l’esercitazione delle unità militari interessate, indicano le norme fissate da Putin per poter ricorrere all’arma atomica.

La prima circostanza è quando il paese viene attaccato da un’altra nazione e con i medesimi ordigni. E fin qui tutto normale: tu attacchi me con una bomba atomica, io rispondo con la stessa arma per difendermi. Poi però si indica che le armi nucleari possono essere usate anche quando l’esistenza dello Stato è messa in pericolo.

Come ad esempio la distruzione del 20 per cento dei sottomarini atomici russi, di almeno tre incrociatori o tre aeroporti militari oppure un attacco simultaneo su centri di comando terrestri o sulla costa. E ancora uno sbarco nemico in territorio russo, la sconfitta delle unità responsabili della difesa delle frontiere nazionali o una situazione critica per la sicurezza nazionale, inclusa la necessità di dissuadere altri stati da un’aggressione contro la Russia e di evitare una escalation di un conflitto.

E poi, il dossier mostra anche come Putin abbia considerato uno scenario di guerra in cui l’arma nucleare tattica verrebbe utilizzata per respingere una invasione da parte della Cina. Uno scenario ad oggi impensabile, visti gli ottimi rapporti diplomatici tra i due Stati. Ma come detto, i documenti risalgono a 10 anni fa ed evidentemente a quei tempi Putin non era così sicuro della sicurezza nazionale e della neutralità di una nazione confinante come la Cina.

La Russia dispone oggi di duemila bombe atomiche tattiche a limitata potenza e quindi capaci di essere utilizzate in scenari particolari di guerra senza scatenare un conflitto globale a colpi di missili intercontinentali.

Questo scenario era stato ipotizzato anche mesi fa quando l’Ucraina sembrava recuperare terreno nel conflitto sopratutto in quelle zone occupate da Mosca. Alla fine però Putin ha sempre desistito, consapevole che un utilizzo di bombe con testate nucleari avrebbe rischiato di creare una reazione diretta di Stati Uniti o Gran Bretagna con il conseguente scoppio di una terza guerra mondiale.

Il dossier, seppur ormai datato, mostra però un dato importante: che al contrario di quanto si pensava e cioè che la Russia avrebbe usato bombe atomiche soltanto in caso di attacco interno, in realtà la loro idea di utilizzo è molto più realistica e semplice da attuare.

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