La Russia attaccherà l’Europa, ecco quando secondo il documento segreto tedesco

Giorgia Bonamoneta

16 Gennaio 2024 - 08:12

Un documento militare segreto racconta la catena di eventi di un attacco diretto russo in Europa. Lo scenario, il peggiore, serve in preparazione di un allargamento del conflitto.

La Russia attaccherà l’Europa, ecco quando secondo il documento segreto tedesco

Nel documento riservato delle forze armate tedesche, la ricostruzione degli eventi ipotizza lo “scenario peggiore”: la Russia che attacca l’Europa. È partendo da questa opzione che ci si prepara. Ma per quando?

Lo scenario delinea un possibile attacco russo per l’estate 2025. La distanza, breve, mette in moto una serie di ipotesi, come la preparazione dell’esercito e dell’intero comparto bellico per sopportare un attacco diretto.

Il documento non si limita solo a immaginare le tempistiche, ma delinea anche la motivazione dell’attacco, i punti di interesse e l’uso (non escluso) di testate nucleari (la Russia ha già tentato di spaventare la Nato con simulazioni simili). Entriamo nel dettaglio.

Lo scenario peggiore: il contenuto del documento segreto tedesco

Un documento segreto delle forze armate tedesche sarebbe arrivato alla Bild e ad alcuni reporter europei, come ricorda La Stampa. Nel testo, con le dovute omissioni, sono spiegati i movimenti delle truppe in preparazione di un possibile attacco russo in Europa. Scopo, tempistiche e numero di uomini e armi vengono analizzati nell’ipotesi peggiore di uno scontro diretto tra Russia e Nato.

La Germania, secondo la fonte del documento, si prepara così a un attacco diretto previsto per l’estate 2025. Tempi stretti, ampie manovre. Il cuore dell’attacco è stato ipotizzato essere lo strategico corridoio Suwalki, la striscia di terra polacca che congiunge Bielorussia e Kaliningrad, l’exclave russa dotata di un enorme arsenale.

La catena di eventi: dalla preparazione all’attacco

L’esercizio in preparazione di un attacco russo permette al ministero della Difesa e all’esercito tedesco di scandire la catena di decisioni ed eventi in caso lo “scenario peggiore” si verificasse. Proprio per questo il testo, a differenza dei tanti scenari immaginati dai commentatori (anche esperti) negli ultimi anni di guerra, appare tanto impressionante.

Il documento segreto descrive la catena di eventi che porta all’attacco e cosa serve alla Germania (e alla Nato) per prepararsi alla difesa e al contrattacco in tempi rapidi. Nel dettaglio (non di organizzazione, ma di calendario) l’ordine degli eventi è così descritto:

a febbraio 2024

la Russia inizia la mobilitazione: richiama altre 200mila persone in preparazione dell’offensiva di primavera in Ucraina. La causa è l’indebolimento dell’assistenza occidentale. Riesce a conquistare nuovi territori.

a luglio 2024

inizia una guerra ibrida, fatta di attacchi informatici diretti soprattutto ai Paesi baltici. Questi provocano divisione e rivolte interne. Lettonia, Estonia e Lituania le più colpite. A fronte delle proteste, la Russia annuncerà esercitazioni su larga scala, con spostamenti delle truppe già viste (come avvenuto prima dell’attacco all’Ucraina). Saranno coinvolti inizialmente 50mila soldati (dalla Bielorussia).

a ottobre 2024

Mosca schiera missili Iskander a Kaliningrad. Sale la pressione nel corridoio Suwalki.

a dicembre 2024

verrà provocato un conflitto di confine (ipotesi uso di migranti nell’area bielorusso-polacca). La false flag porterà a una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Una riunione che la Russia potrebbe additare come inizio di un attacco da parte dell’Occidente.

a gennaio 2025

dopo le accuse russe, si terrà una riunione straordinaria del Consiglio della Nato. I Paesi coinvolti (Polonia e Paesi baltici) non vengono creduti.

a marzo 2025

la Russia inizierò a schierare truppe lungo i confini (in tutto 70mila soldati).

a maggio 2025

la Nato si inizia a muovere, spostando truppe, per prevenire un attacco al corridoio Suwalki (circa 300mila soldati, di cui 30mila tedeschi).

La risposta della Russia: il testo è una bufala

Dmitry Peskov, il portavoce di Putin, ha definito il testo “una bufala”. Il mancato commento a un testo che rappresenta uno scenario è indicativo, scrivo alcuni, del possibile realismo di questo.

Anche l’agenzia di stampa Ria Novosti arriva a smentire, spiegando che la Russia non rappresenta una minaccia per nessun Paese Nato. Si legge, però, che Mosca non ignorerà azioni potenzialmente pericolose per i suoi interessi.

Anche il ministero della Difesa tedesco ha commentato il testo, sotto richiesta della Bild. La risposta, fugace, ammette che è pratica comune per l’esercito considerare tutti gli scenari, per quanto estremamente improbabili.

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