Riunione Bce: tassi più alti di 50 pb, anche a marzo. Cosa ha detto Lagarde?

Violetta Silvestri

02/02/2023

Nella riunione di oggi la Bce ha aumentato ancora i tassi di interesse di 50 punti base. Importanti le dichiarazioni anche per l’incontro di marzo. Lagarde ha parlato di inflazione e prossime tappe.

Riunione Bce: tassi più alti di 50 pb, anche a marzo. Cosa ha detto Lagarde?

La Bce ha deciso nella riunione del 2 febbraio di aumentare ancora i tassi di 50 punti base, come da attese.

Nel comunicato di politica monetaria si legge che: “Alla luce delle sottostanti pressioni inflazionistiche, il Consiglio direttivo intende aumentare i tassi di interesse di altri 50 punti base alla prossima riunione di politica monetaria di marzo e valuterà quindi il successivo percorso della sua politica monetaria.”

Questa è in parte la risposta che attendevano mercati e analisti: l’aumento del costo del denaro proseguirà con certezza nella prossima riunione, a marzo. La banca centrale si è quindi esposta anche sull’entità: sarà ancora di 50 punti base.

Tassi ancora restrittivi consentiranno di allentare la domanda e di aumentare le aspettative di inflazione, è precisato nel documento.

Confermata anche la riduzione di bilancio con il Quantitative Tightening: “il portafoglio APP diminuirà in media di 15 miliardi di euro al mese dall’inizio di marzo fino alla fine di giugno 2023 e il successivo ritmo di riduzione del portafoglio sarà determinato nel tempo.”

Lagarde in conferenza stampa ha ribadito concetti non nuovi. Innanzitutto, c’è stata un ampio consenso nelle decisioni odierne, anche nelle prospettive di marzo. Ovviamente, il rialzo di altri 50 punti base nel prossimo incontro è intenzionale, ma non irrevocabile già da adesso.

Successivamente, verrà deciso in base ai dati, senza dare ulteriori anticipazioni.

Il tema cruciale che la governatrice ha messo in chiaro è quello dell’inflazione, soprattutto nella sua parte core: il dato è ancora alto e ci sono pressioni forti. Il lavoro della Bce non è quindi affatto finito e Lagarde si è astenuta nel definire il clima in Eurozona “disinflazionistico”, come aveva invece azzardato Powell ieri parlando dei dati Usa.

Per quanto riguarda lo strumento della normalizzazione di bilancio, Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire integralmente i pagamenti principali dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito APP fino alla fine di febbraio 2023. Successivamente, il portafoglio APP si ridurrà a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinvestirà tutti i pagamenti di capitale da titoli in scadenza.

Per il PEPP, l’intenzione è di reinvestire fino al 2024, con “la flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.”

Riunione Bce: aggiornamenti su riunione e conferenza stampa

Conferenza stampa conclusa

Lagarde termmina la conferenza stampa. Prossimo appuntamento il 16 marzo 2023.

Politica fiscale

Politica fiscale dei Governi è importante per Lagarde: non chiediamo agli Stati di togliere le misure fiscali in sostegno dei consumi energetici, ma nel momento in cui le pressioni dell’energia diventano meno forti occorre ricalibrare i sussidi.

Inflazione core e disinflazione

L’Inflazione core è aumentata da novembre a dicembre e rimasta stabile a gennaio: questo significa che è ancora a livelli elevati da record per l’Eurozona. Lagarde ha quindi chiarito: “Non direi che il processo disinflazionistico sia già in atto”.

Ruolo della Cina

La decisione della Cina di riaprire tutto a dicembre avrà conseguenze su domanda e inflazione.

Riduzione bilancio

Oltre ai tassi di interesse, ci sono altri strumenti supplementari per ridurre inflazione e tra questi c’è la normalizzazione del bilancio, ha precisato Lagarde.

Consenso su decisione oggi

Lagarde ha specificato: “in tutti gli scenari ragionevoli, sono necessari aumenti significativi. Oggi c’è un consenso piuttosto forte. Non abbiamo raggiunto il picco di velocità, abbiamo terreno da coprire.
Sappiamo che non abbiamo finito. Bisognerà valutare ritmo e livello. Per febbraio e marzo c’è stato un accordo generale su 50 punti base. L’intento, per quanto riguarda l’aumento di marzo, non è irrevocabile”.

Continuità nel rialzo tassi

“La decisione di oggi è per oggi, non per marzo. Le linee guida per la decisione (anche di marzo) sono state continuità e consistenza. Questo perché già da dicembre era chiaro che lo scenario era di aumentare i tassi. Quindi, in nome della continuità, si intende, non in modo irrevocabile, aumentare di altri 50 punti base”: così ha spiegato Lagarde.

Prestiti

I prestiti bancari alle imprese hanno subito una brusca decelerazione, ha sottolineato Lagarde.

Considerazioni su prezzi

Lagarde sototlinea che la velocità con cui vengono creati posti di lavoro potrebbe rallentare; i prezzi dell’energia sono inferiori alle attese a dicembre e la diminuzione del tasso di inflazione è principalmente legata all’energia. Per il resto, le pressioni sui prezzi sono forti.

Inflazione

Prezzi energia stanno scendendo, ma le pressioni restano alte. Inflazione core è al 5,2% a gennaio.

Riduzione bilancio

Lagarde a precisato che alle ore 15.45 sarà pubblicato un altro documento specifico sulla riduzione di bilancio tramite la fine dei programmi di acquisto APP e PEPP

Tassi in aumento a marzo

“Intendiamo alzare tassi di altri 50 punti base a marzo, considerando le pressioni inflazionistiche”: Lagarde ribadisce quanto affermato sul documento.

Lagarde in conferenza

Con i rituali saluti istituzionali inizia la conferenza stampa di Lagarde.

C’è attesa per la conferenza stampa

Manca poco alla coferenza stampa di Lagarde: tra circa 10 minuti inizierà a parlare sull’incontro appena terminato.

Decisioni di politica monetaria

Il Consiglio direttivo manterrà la rotta aumentando significativamente i tassi di interesse a un ritmo costante e mantenendoli a livelli sufficientemente restrittivi da garantire un tempestivo ritorno dell’inflazione al suo obiettivo di medio termine del 2%. Di conseguenza, il Consiglio direttivo ha deciso oggi di aumentare i tre tassi di interesse chiave della BCE di 50 punti base e prevede di aumentarli ulteriormente. Alla luce delle sottostanti pressioni inflazionistiche, il Consiglio direttivo intende aumentare i tassi di interesse di altri 50 punti base alla prossima riunione di politica monetaria di marzo e valuterà quindi il successivo percorso della sua politica monetaria. Mantenere i tassi di interesse a livelli restrittivi ridurrà nel tempo l’inflazione frenando la domanda e proteggerà anche dal rischio di un persistente spostamento verso l’alto delle aspettative di inflazione.In ogni caso, le future decisioni sui tassi ufficiali del Consiglio direttivo continueranno a dipendere dai dati e seguiranno un approccio riunione per riunione.

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi anche le modalità di riduzione delle disponibilità di titoli dell’Eurosistema nell’ambito del programma di acquisto di attività (PAA). Come comunicato a dicembre, il portafoglio APP diminuirà in media di 15 miliardi di euro al mese dall’inizio di marzo fino alla fine di giugno 2023 e il successivo ritmo di riduzione del portafoglio sarà determinato nel tempo. I reinvestimenti parziali saranno effettuati sostanzialmente in linea con la prassi attuale. In particolare, i restanti importi di reinvestimento saranno assegnati proporzionalmente alla quota di rimborsi in ciascun programma costitutivo dell’APP e, nell’ambito del programma di acquisto del settore pubblico (PSPP), alla quota di rimborsi di ciascuna giurisdizione e tra emittenti nazionali e sovranazionali. Per gli acquisti di obbligazioni societarie dell’Eurosistema, i restanti reinvestimenti saranno maggiormente orientati verso emittenti con una migliore performance climatica. Fatto salvo l’obiettivo di stabilità dei prezzi della BCE, questo approccio sosterrà la graduale decarbonizzazione delle obbligazioni societarie detenute dall’Eurosistema, in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi.

Le modalità dettagliate per la riduzione delle partecipazioni APP sono descritte in un comunicato stampa separato che sarà pubblicato alle 15:45 CET.

Tassi di interesse chiave della BCE
Il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno aumentati rispettivamente al 3,00%, 3,25% e 2,50% a partire dall’8 febbraio 2023.

Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire integralmente i pagamenti principali dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PAA fino alla fine di febbraio 2023. Successivamente, il portafoglio del PAA si ridurrà a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinvestirà tutto il i pagamenti di capitale da titoli in scadenza. Il calo ammonterà in media a 15 miliardi di euro al mese fino alla fine di giugno 2023 e il suo ritmo successivo sarà determinato nel tempo.

Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio Direttivo intende reinvestire i pagamenti di capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024. In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con il orientamento di politica monetaria appropriato.

Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.

Operazioni di rifinanziamento
Poiché le banche stanno rimborsando gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni mirate di prestito contribuiscono al suo orientamento di politica monetaria.

***

Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Lo strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere più efficacemente al suo mandato di stabilità dei prezzi.

Tassi in rialzo: la decisione Bce

Come da attese, la decisione Bce è stata di alzare i tassi di 50 punti base, con questi risultati:
tasso depositi: 2,50%
tasso interesse: 3,00%
operazioni di rifinanziamento marginale della BCE: 3,25%

Attesa per tassi

Sta per essere pubblicata la decisione sui tassi di interesse, tra circa 10 minuti. Le stime sono per un aumento di 50 punti base.

Prima della Bce, arriva la BoE

Prima che la Bce si pronunci, alle ore 14.15, è arrivata la decisione della Bank of England con un rialzo di 50 punti base del tasso di interesse.

Previsioni su parole di Lagarde

Secondo gli economisti di TD Securities, lo scenario base di oggi vedrà “il copia/incolla dalla decisione di dicembre. Ci aspettiamo che il tono della conferenza stampa sia relativamente aggressivo. È probabile che il presidente Lagarde ripeta che gli aumenti di 50 punti base sono sul tavolo per marzo e forse maggio.”

Focus sullo spread

In attesa della decisione Bce e delle parole di Lagarde sui futuri rialzi dei tassi, in Italia si guarda lo spread: il differenziale Btp/Bund marca 189 punti, oscillando anche oltre i 190. Il Btp rende il 4,19%, in calo.

EUR/USD in rialzo

La coppia EUR/USD mantiene lievi guadagni intorno a 1,1000, con gli investitori in attesa della decisione Bce. La coppia si trova vicino al livello più alto degli ultimi 10 mesi, mentre il dollaro Usa retrocede dopo la decisione Fed. L’euro rimane sostenuto dalle aspettative da falco della Bce.
La coppia scambia a 1,0992.

Apertura Borse europee

Nel giorno della Bce, le Borse europee aprono positive: il Ftse Mib milanese sale dello 0,72%, il Dax tedesco dello 0,60% e il Cac francese dello 0,56%.

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