Riunione Bce oggi: tassi ancora fermi al 4,5%. Prematuro parlare di tagli, dice Lagarde

Violetta Silvestri

25/01/2024

La riunione Bce ha mantenuto i tassi invariati al 4,5% per la terza volta consecutiva. Lagarde non ha anticipato nulla sui tagli al costo del denaro. Cosa ha detto in conferenza? Tutti i dettagli.

Riunione Bce oggi: tassi ancora fermi al 4,5%. Prematuro parlare di tagli, dice Lagarde

Riunione Bce: i tassi di interesse restano fermi al 4,5% dopo l’incontro di oggi.

Nel comunicato ufficiale sulla decisione di politica monetaria odierna è emerso un certo ottimismo sull’andamento dell’inflazione nel medio termine. L’inasprimento monetario eseguito finora sta funzionando secondo il board: “Le rigide condizioni di finanziamento stanno frenando la domanda e ciò sta contribuendo a spingere verso il basso l’inflazione.

La Bce ha poi ribadito che ogni decisione sarà dipendente dai dati e che il Quantitative Tightening, ovvero la diminuzione graduale degli acquisti di obbligazioni. Per quanto riguarda il Pepp, è confermato quanto stabilito a dicembre: reinvestimenti del capitale rimborsato sui titoli in scadenza durante la prima metà del 2024 e poi riduzione del portafoglio di 7,5 miliardi di euro al mese in media.

Nessun accenno a prospettive di tagli ai tassi. Lagarde ha sottolineato in conferenza stampa che tutti i membri del board hanno valutato come prematura ogni discussione sulla diminuzione del costo del denaro adesso.

La riunione Bce di oggi, quindi, non ha anticipato nulla sulle prossime mosse di politica monetaria.

Riunione Bce, tassi invariati e dipendenza dai dati. Cosa ha detto Lagarde?

Nessuna sorpresa dalla riunione Bce di gennaio, che di fatto ha confermato quanto stabilito a dicembre e tutte le attese degli analisti. I tassi sono ancora fermi su livelli che...“mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al raggiungimento di questo obiettivo”, come specificato nel documento ufficiale e dalla stessa Lagarde in conferenza.

In sintesi, la governatrice ha lanciato messaggi di cauto ottimismo sul prossimo futuro dell’Eurozona, pur riconoscendo i rischi derivanti da una situazione geopolitica molto tesa, da una sicura stagnazione della regione nel quarto trimestre 2023 e dalla crescita dei salari in osservazione. Questi i punti salienti della conferenza:

  • in termini di dati, vediamo che i dati concreti sono deboli (nota la produzione industriale e le vendite al dettaglio). Se guardiamo ai PMI, stiamo vedendo alcuni numeri incoraggianti;
  • la Bce sta esaminando attentamente una serie di dati sulla crescita dei salari, anche dal sito di lavoro di Indeed e dal proprio tracker delle trattative salariali. La speranza è che eventuali ulteriori aumenti salariali vengano assorbiti dai profitti aziendali in modo da non creare effetti inflazionistici di secondo impatto;
  • Si prevede che l’inflazione diminuirà ulteriormente nel 2024. La pressione sui prezzi interni è elevata, ma alcune misure hanno iniziato ad allentarsi e le aspettative di inflazione a lungo termine si attestano per lo più intorno al 2%

Lagarde ha avvertito che la banca prenderà decisioni basate sugli ultimi dati macroeconomici piuttosto che fare promesse a lungo termine. In un segnale di ottimismo, la dichiarazione della Bce ha omesso la frase precedente secondo cui “le pressioni interne sui prezzi rimangono elevate” e ha osservato che i tassi alti stanno contribuendo a spingere l’inflazione verso il basso. Ma ha avvertito che i costi di finanziamento rimarranno elevati “per tutto il tempo necessario” senza offrire un calendario futuro.

Gli aggiornamenti in diretta del meeting Bce e della conferenza stampa

La decisione sui tassi di interesse è arrivata e non ha deluso le attese con i tre tassi che sono rimasti invariati. Lagarde ha spiegato la decisione odierna in conferenza stampa. Di seguito i punti salienti della riunione e della conferenza seguite in diretta.

Fine della conferenza stampa

Lagarde termina la conferenza stampa. Prossimo appuntamento a marzo.

Osservazione dei salari

“La crescita salariale è direzionalmente buona dal nostro punto di vista e sta già diminuendo. La nostra speranza è che gli aumenti salariali siano sufficientemente assorbiti dai profitti”, ha spiegato Lagarde.

Lagarde interviene sul sondaggio di gradimento

Lagarde ha sottolineato che la Bce esegue con frequenza sondaggi accurati per avere informazioni sulle condizioni di lavoro dei dipendenti della banca centrale e gli ultimi condotti hanno avuto risultati positivi coon percentuali elevate di soddisfazione. Il riferimento è a un sondaggio reso noto due giorni fa e svolto dal sindacato, nel quale è emersa insoddisfazione verso Lagarde dai dipendenti.

Lagarde non anticipa previsioni

Lagarde ha rinviato a marzo alcune risposte sulle previsioni di cescita dell’Eurozona.

Non c’è data per i tagli ai tassi

Lagarde ha sottolineato che “tutti concordavano sul fatto che fosse prematuro discutere di tagli dei tassi” nell’attuale riunione. La dipendenza è sui dati, non su una data in calendario.

Massima allerta geopolitica

“Stiamo osservando aumenti e ritardi dei costi di spedizione”, ha ribadito Lagarde, specificando che è necessaria la massima attenzione su cosa sta accadendo in Medio Oriente e Mar Rosso. Per ora non ci sono ripercussioni, ma lo scenario può cambiare e sono coinvolte materie prime ed energetiche.

Lagarde sulla politica monetaria

“Siamo determinati a garantire che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo del 2% in tempi brevi. Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati”, ha specificato Lagarde.

Rischi per rialzo inflazione

I rischi al rialzo per l’inflazione includono l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, anche in Medio Oriente per Lagarde.

Stagnazione in Eurozona

Lagarde afferma che l’economia probabilmente ristagnerà alla fine del 2023, ma che ci sono sondaggi che indicano una ripresa della crescita

Conferenza stampa al via

Lagarde inizia a parlare sulla riunione di oggi.

Sta per iniziare la conferenza di Lagarde

Lagarde inizierà a parlare in conferenza stampa alle ore 14.45. C’è grande attesa su eventuali indicazioni sui tagli dei tassi.

Il comunicato sulla decisione di politica monetaria

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di mantenere invariati i tre tassi di interesse chiave della BCE. Le informazioni ricevute hanno sostanzialmente confermato la sua precedente valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine. A parte un effetto base al rialzo sull’inflazione complessiva, legato all’energia, la tendenza al ribasso dell’inflazione di fondo è continuata e i passati aumenti dei tassi di interesse continuano a trasmettersi con forza nelle condizioni di finanziamento. Le rigide condizioni di finanziamento stanno frenando la domanda e ciò sta contribuendo a spingere verso il basso l’inflazione.

Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%. Sulla base della sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al raggiungimento di questo obiettivo. Le future decisioni del Consiglio direttivo garantiranno che i suoi tassi ufficiali saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario.

Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio basato sui dati per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse del Consiglio direttivo si baseranno sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria.

Tassi di interesse chiave della BCE
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%.

Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
Il portafoglio dell’APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP durante la prima metà del 2024. Nella seconda metà dell’anno intende ridurre il portafoglio PEPP di 7,5 miliardi di euro al mese in media. Il Consiglio direttivo intende interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PEPP alla fine del 2024.

Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestire i rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.

Operazioni di rifinanziamento
Mentre le banche rimborsano gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni mirate di prestito e il relativo rimborso in corso contribuiscono al suo orientamento di politica monetaria.

***

Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere in modo più efficace al suo mandato di stabilità dei prezzi.

Decisione Bce sui tassi

Tutti i tassi di interesse della Bce restano invariati:
tasso interesse al 4,5%
tasso sui depositi al 4,0%
operazioni di rifinanziamento della Bce al 4,75%

Borse europee ancora negative prima del tasso Bce

I principali indici azionari europei viaggiano ancora sotto la parità a due ore dalla pubblicazione della decisione Bce sui tassi. Nel dettaglio, il Ftse Mib è in calo dello 0,87%, il Dax tedesco dello 0,34% e il Cac francese dello 0,40%.

Rendimento Btp, quale direzione prima della decisione Bce?

Il Btp decennale italiano rende il 3,9% mentre si attende la decisione Bce e, soprattutto, il tono di Lagarde in conferenza stampa. Parole ancora aggressive sui tassi potrebbero fare innalzare il rendimento.

Euro dollaro in attesa della Bce

La coppia EUR/USD scambia a 1,0893, restando vicina alla soglia 1,09. L’euro è in rialzo sul dollaro in attesa di una Bce ancora ferma su tassi elevati e supportato da un biglietto verde più debole con la ripresa degli asset di rischio.

Apertura Borse europee, c’è attesa per la Bce

Le principali piazze europee aprono in rosso stamattina. L’indice milanese Ftse Mib perde lo 0,69%, il Dax tedesco lo 0,21% e il Cac francese lo 0,05%.

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