Questi 4 temi sono cruciali per i mercati oggi

Violetta Silvestri

14/09/2023

I mercati oggi sono concentrati su 4 temi caldi, che possono scuotere le Borse mondiali. Dalla Bce alla guerra Cina-Ue fino alla corsa del petrolio e alla IPO più grande del 2023, cosa succede?

Questi 4 temi sono cruciali per i mercati oggi

Nei mercati oggi le azioni asiatiche e i futures azionari europei guadagnano nella speranza che la Federal Reserve possa sospendere gli aumenti dei tassi e in vista della decisione molto incerta della Banca Centrale Europea, che sarà ufficializzata nel primo pomeriggio.

I titoli azionari asiatici sono in generale in rialzo, con il Nikkei 225 giapponese che ha sovraperformato la regione e le azioni della Corea del Sud e dell’Australia che hanno guadagnato. In rialzo anche i futures sulle azioni americane. Le azioni di Hong Kong e della Cina continentale hanno oscillato tra guadagni e perdite mentre permangono preoccupazioni nel settore immobiliare.

Country Garden Holdings Co. è crollata con l’avvicinarsi della scadenza entro la quale i detentori di obbligazioni in yuan devono votare sulla richiesta di proroga del rimborso della società.

Negli Usa, i dati di mercoledì hanno mostrato che l’aumento dei prezzi del carburante ha fatto lievitare i prezzi al consumo statunitensi al massimo in 14 mesi ad agosto, per un tasso annuo del 3,7%, leggermente al di sopra delle aspettative. Come previsto, l’inflazione core è scesa al 4,3% annuo.

In questa cornice, la giornata dei mercati è focalizzata su almeno 4 temi cruciali che possono scuotere le Borse mondiali.

1. Bce in bilico: cosa sta per decidere?

Il dilemma della Banca Centrale Europea sull’opportunità di concedere il decimo aumento consecutivo dei tassi di interesse oggi si scioglierà probabilmente in base alle previsioni sul calo dell’inflazione. Quanto sarà davvero rapido il raffreddamento dei prezzi al consumo verso il target del 2%, ora che petrolio e gas stanno di nuovo salendo?

Al momento, 34 economisti intervistati da Bloomberg prevedono una pausa, mentre 32 stimano un aumento del costo del denaro. Il tasso di interesse Bce è al 4,25%.

I mercati monetari piazzano due quote su tre su un altro incremento. Gli analisti valutari, nel frattempo, si aspettano che l’euro prolunghi il suo calo di otto settimane rispetto al dollaro anche se la Bce aumenta i tassi, poiché un aumento dei tassi fornirebbe solo una breve tregua alla debolezza della moneta unica.

2. L’Ue in guerra contro la Cina

Il discorso sullo stato dell’Unione di ieri di von der Leyen ha avuto una sorpresa: l’Europa userà il pugno duro contro la Cina sulla questione dei veicoli elettrici.

Se un’impennata del sostegno governativo alle industrie strategiche rischia di alimentare una guerra globale dei sussidi, l’Unione Europea potrebbe aver appena scatenato una delle sue più grandi battaglie.

Con i funzionari europei preoccupati che milioni di posti di lavoro nel settore automobilistico siano a rischio a causa dell’aumento delle esportazioni cinesi di veicoli elettrici, il braccio esecutivo del blocco ha avviato un’indagine sul sostegno finanziario di Pechino all’industria dei veicoli elettrici.

Se l’Ue dovesse imporre dazi, ciò ridurrebbe uno degli ultimi grandi mercati per le esportazioni cinesi di veicoli elettrici e aumenterebbe la prospettiva di una cascata di mosse difensive.

3. Arm: l’IPO più grande del 2023

Arm Holdings ha fissato il prezzo della sua offerta pubblica iniziale al livello più alto del suo range, raccogliendo 4,87 miliardi di dollari nella più grande quotazione dell’anno.

Il progettista di chip di proprietà di SoftBank ha venduto 95,5 milioni di azioni di deposito americane per 51 dollari l’una, secondo una dichiarazione di mercoledì.

L’IPO è la più grande del mondo quest’anno, superando la quotazione da 4,37 miliardi di dollari di Kenvue, spin-off sulla salute dei consumatori di Johnson & Johnson. L’IPO di Arm potrebbe anche essere un catalizzatore per offerte pubbliche iniziali di dozzine di startup tecnologiche e altre società i cui piani di quotarsi in Borsa negli Stati Uniti sono rimasti bloccati per lungo tempo.

4. Petrolio in deficit di offerta e con prezzi stellari

Il petrolio è salito verso il massimo degli ultimi 10 mesi dopo che l’Agenzia internazionale per l’energia ha aggiunto gli avvertimenti su una carenza di offerta.

Il West Texas Intermediate è stato scambiato intorno agli 89 dollari al barile in Asia e il Brent corre sui 92 dollari al barile. Il WTI è cresciuto del 13% nelle ultime tre settimane.

La domanda supererà l’offerta in media di 1,2 milioni di barili al giorno durante la seconda metà, secondo le proiezioni dell’AIE mercoledì. Le prospettive rialziste hanno dato slancio a un rally iniziato a metà giugno quando l’Arabia Saudita e la Russia hanno frenato l’offerta mentre la domanda statunitense e cinese si è dimostrata relativamente resiliente.

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