Quando fare l’Isee corrente per aumentare bonus e agevolazioni

Simone Micocci

4 Marzo 2024 - 15:01

In quali casi si può fare l’Isee corrente? Dipende da cosa si vuole aggiornare, se i redditi o i patrimoni. Ecco il calendario con le scadenze.

Quando fare l’Isee corrente per aumentare bonus e agevolazioni

Per avanzare la richiesta di Isee corrente, ossia l’attestazione con cui eccezionalmente si tiene conto di redditi e patrimoni riferiti all’anno precedente (o in alcuni casi persino degli ultimi 2 mesi) alla presentazione della Dsu, bisogna rispettare determinate scadenze e procedure.

Come prima cosa va detto che la richiesta dell’Isee corrente, da cui ne risulta un valore più basso rispetto all’attestazione ordinaria e di conseguenza una maggiore possibilità di accedere a bonus e agevolazioni, può essere fatto solo dopo aver richiesto l’Isee 2024.

Dopodiché, ci sono delle condizioni da soddisfare, in quanto è necessario che nell’ultimo periodo il nucleo familiare abbia subito un peggioramento rilevante della condizione reddituale o patrimoniale.

Per quanto riguarda la domanda su quando si può fare l’Isee corrente, la risposta dipende dalla voce che ne giustifica la richiesta: come vedremo di seguito, infatti, non ci sono scadenze particolari per chi vuole beneficiare di questo strumento per aggiornare i redditi, mentre l’attesa è più lunga nel caso di variazioni significative al patrimonio (sia mobiliare che immobiliare).

Vediamo dunque qual è il “calendario” per la richiesta di Isee corrente nel 2024, nonché quali sono le circostanze che danno diritto a una tale possibilità.

L’importanza dell’Isee corrente

Come noto, tra i documenti da presentare quando si richiede l’Isee ci sono quelli che provano redditi percepiti e patrimoni posseduti 2 anni prima. È questo infatti l’arco temporale preso in esame per l’Isee ordinario, tant’è che da sempre questo strumento è oggetto di polemiche in quanto si ritiene che non fotografa la situazione economica attuale della famiglia.

Perché un certo bonus deve essere calcolato guardando alla situazione economica di 2 anni prima? Una domanda a cui si è cercato di dare risposta con un ulteriore strumento, quale appunto l’Isee corrente.

Nel dettaglio, laddove nell’anno successivo a quello preso in considerazione dall’Isee ordinario una famiglia abbia subito un notevole peggioramento della propria situazione economica, questa avrà diritto a richiedere che la valutazione su bonus e agevolazioni venga effettuata sul periodo più recente.

Con l’Isee corrente, infatti, si guarda a redditi e patrimoni dell’ultimo anno o, ma solo in determinate circostanze, degli ultimi 2 mesi.

Quando richiedere l’Isee corrente per aggiornare i redditi

Ci sono dei confini ben definiti entro i quali si può richiedere l’Isee corrente. Come prima cosa è bene sottolineare che in ogni caso bisogna prima presentare una Dsu per Isee ordinario.

Dopodiché si possono valutare se persistono quelle situazioni ove è consentito l’aggiornamento dell’indicatore presentando così l’Isee corrente. Nel dettaglio, per effetto delle disposizioni introdotte dall’articolo 28-bis del Decreto legge 34/2019 e dall’articolo 7 del Decreto legge 101/2019, con l’Isee corrente si possono aggiornare i dati reddituali qualora nel contempo si sia verificata una delle seguenti situazioni:

  • variazione della situazione lavorativa ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo (dichiarato ai fini Irpef) per uno o più componenti il nucleo familiare;
  • variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’Isee calcolato ordinariamente.

Solo qualora si verifichi almeno una delle suddette condizioni sarà possibile richiedere un Isee corrente calcolato su redditi e trattamenti percepiti dal nucleo familiare negli ultimi 12 mesi.

Ma attenzione: nel caso sussista la prima condizione, ossia la cessazione di un rapporto di lavoro, e qualora si tratti di un rapporto a tempo indeterminato, sarà possibile - in alternativa - considerare redditi e trattamenti percepiti negli ultimi 2 mesi come base di calcolo del reddito annuale.

Per quanto riguarda l’aggiornamento dei redditi non ci sono particolari scadenze: l’Isee corrente si può richiedere subito, già a inizio anno, ma ovviamente solo dopo aver ottenuto l’Isee ordinario.

Quando richiedere l’Isee corrente per aggiornare i patrimoni

Quanto detto sopra vale per i redditi, ma l’Isee corrente si può presentare anche qualora sussista la necessità di aggiornare i dati patrimoniali. Nel dettaglio, per poterlo richiedere deve risultare una riduzione del patrimonio complessivo del nucleo familiare superiore al 20% rispetto alla situazione patrimoniale individuata nell’Isee ordinario.

Tuttavia, mentre l’aggiornamento dei redditi può essere fatto in qualsiasi momento, per i patrimoni bisogna aspettare almeno il 1° aprile di ciascun anno; solo allora si potrà calcolare l’Isee corrente sulla base dei patrimoni posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della Dsu.

Ricapitolando: per un Isee corrente che tenga conto dei patrimoni riferiti al 2023 e non al 2022 bisognerà attendere almeno il 1° aprile 2024 per poterne fare richiesta.

Scadenza Isee corrente

Proprio perché prende in considerazione un periodo di tempo limitato, l’Isee corrente ha una scadenza differente da quello ordinario (valido fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stato richiesto). Nel dettaglio, solitamente l’Isee corrente va rinnovato dopo 6 mesi, o comunque dopo 2 mesi nel caso nel frattempo si verifichi una variazione della situazione occupazionale o della fruizione dei trattamenti.

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# ISEE

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