Prescrizione sanzioni e interessi per tasse e imposte, dopo quanto non si pagano?

Nadia Pascale

2 Aprile 2024 - 18:26

C’è un termine di prescrizione per interessi e sanzioni su imposte e tasse? Dopo quanto tempo l’Agenzia delle Entrate non può più riscuotere tali voci della cartella esattoriale?

Prescrizione sanzioni e interessi per tasse e imposte, dopo quanto non si pagano?

Lo sapevi che il termine di prescrizione per le imposte e per gli interessi e le sanzioni che maturano su esse sono frequentemente diversi?

Questo vuol dire che è possibile risparmiare nel caso in cui si prescrivano interessi e sanzioni, essendo, in questi casi dovuta solo l’imposta. Vediamo quindi quali sono i termini di prescrizione per interessi e sanzioni su imposte.

I termini di prescrizione delle imposte

I tempi di prescrizione per imposte e tasse variano in base alla tipologia, ad esempio nel caso di imposte statali, come Irpef, Iva, canone Rai, Ires, bollo, imposte donazione e successione, il termine di prescrizione è di 10 anni.
Ricordiamo però che atti dell’amministrazione finanziaria interrompono i termini di prescrizione, ad esempio l’avviso di accertamento interrompe i termini di prescrizione che ricominciano a decorrere dalla ricezione dello stesso.

Per le imposte locali, ad esempio Tari e Imu, il termine di prescrizione è di 5 anni. Diverso è, infine, il termine di prescrizione per il bollo auto, infatti, in questo caso è di 3 anni.

I contributi previdenziali dovuti all’Inps e i contributi assistenziali dovuti all’Inail si prescrivono in 5 anni.
Le sanzioni penali e amministrative si prescrivono in 5 anni.

L’interruzione della prescrizione si verifica quando il titolare pone in essere un atto mediante il quale esercita, di fatto, il diritto o quando il medesimo diritto viene riconosciuto dal debitore. Però, a differenza dell’ipotesi di sospensione, il termine prescrizionale ricomincia il suo decorso ex novo alla fine dell’interruzione, ma il tempo già trascorso non si conteggia ai fini dell’istituto.

Ad esempio, quando viene proposto ricorso, possono volerci anni prima di definire la questione e di conseguenza può esservi un danno per l’amministrazione finanziaria se i termini continuassero a decorrere, quindi si blocca la prescrizione fino a quando non è definita la situazione.

Termini di prescrizione di sanzioni e interesse tributari

Come detto i termini di prescrizione delle imposte non coincidono con i termini di prescrizione di sanzioni e interessi che maturano in relazione alle stesse imposte. La prescrizione per sanzioni e interessi, indipendentemente dall’imposta a cui si applicano, hanno un termine di 5 anni. Lo stesso però decorre dall’ultima raccomandata ricevuta dal Fisco, anche attraverso la Posta elettronica certificata: sia essa l’accertamento fiscale, la cartella esattoriale, l’intimazione di pagamento.

Ciascuno di questi atti interrompe il termine e lo fa decorrere nuovamente da capo.
Trova applicazione in questo caso l’articolo 2948 comma 1, n°4, del Codice Civile che stabilisce

si prescrivono in 5 anni gli interessi e, in generale, tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi.

A confermare l’applicabilità di tale principio anche a sanzioni e interessi tributari è la sentenza 13781/2023 della Corte di Cassazione. Stabilisce la pronuncia che “man mano che maturano, gli interessi vanno a costituire una obbligazione autonoma e rimangono indipendenti dall’obbligazione principale dalla quale sono sorti, per cui possono essere suscettibili «di autonome vicende rispetto all’obbligazione tributaria configurata a carico del contribuente».

A sostegno di questa tesi la Corte di Cassazione ribadisce che nel Codice Civile la disciplina della prescrizione dell’obbligazione degli interessi è unitaria e prevede che la stessa prescinda dalla natura della fonte da cui tali interessi derivano. Il codice descrive tre tipologie di interessi:

  • corrispettivi o di pieno diritto, dovuti in caso di debiti liquidi ed esigibili;
  • moratori: a fronte del mancato adempimento dell’obbligazione principale;
  • compensativi: diretti a compensare un danno subito.

Non fa, invece, alcuna differenza rispetto alla fonte e di conseguenza, sebbene l’Agenzia Entrate e Riscossione auspichi un diverso trattamento, deve ritenersi che la disciplina applicabile resta quella dell’articolo 2948 del Codice Civile.

In quali casi interessi e sanzioni si prescrivono in 10 anni?

Vi è un caso in cui interessi e sanzioni su debiti tributari si prescrivono in 10 anni. Si verifica quando trova applicazione l’articolo 2953 del Codice Civile.

L’articolo prevede: I diritti per i quali la legge stabilisce una prescrizione più breve di dieci anni, quando riguardo ad essi è intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato, si prescrivono con il decorso di dieci anni.

Si tratta del caso in cui c’è una sentenza passata in giudicato, in questo caso la definitività delle pretese del Fisco è come se congelasse la situazione delineata nella sentenza stessa.

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