Plusvalenze, si cambia: il governo interviene per evitare un nuovo caso-Juve

Alessandro Cipolla

2 Febbraio 2023 - 11:20

Dopo la vicenda che ha travolto la Juventus, il governo nel decreto Milleproroghe ha scelto di intervenire sulle plusvalenze: ecco cosa potrebbe cambiare per le società di calcio.

Plusvalenze, si cambia: il governo interviene per evitare un nuovo caso-Juve

Plusvalenze, mai più un caso Juventus. Sembrerebbe essere questa la volontà del governo, che ha inserito nel decreto Milleproroghe un emendamento per cercare di mettere un po’ di ordine nel cervellotico mondo del calciomercato.

Del resto la penalizzazione inflitta alla Juventus, in attesa del ricorso anche se ci sono altri due procedimenti in corso che coinvolgono anche altri club, ha scoperchiato quella sorta di vaso di Pandora che sono le plusvalenze nel mondo del calcio.

Il governo così nel decreto Milleproroghe come annunciato è voluto intervenire seguendo due direttrici: gli scambi dove non c’è una effettiva transazione di denaro e il regime che permette di ripartire la plusvalenza su cinque anni.

Plusvalenze: come cambiano dopo il caso-Juve

Nella relazione tecnica che ha accompagnato il decreto Milleproroghe, sono state inseriti i dettagli sul come il governo è intenzionato a mettere mano alle plusvalenze nel mondo del calcio.

Per prima cosa si legge che verrà eliminata “la possibilità per le società sportive di poter ripartire le plusvalenze in cinque anni ai fini della determinazione del reddito nel caso di possesso di un anno, rientrando pertanto nella condizione generale del possesso triennale”.

In sostanza viene apportata una modifica al testo unico delle imposte dei redditi che cancella il regime di favore previsto per le società sportive, eliminando la possibilità di ripartire le plusvalenze in cinque anni e ai fini della determinazione del reddito in caso di possesso di un anno: si ritorna alla condizione valida per tutte le imprese riguardante il possesso triennale.

Il secondo intervento previsto dall’emendamento invece “limita l’ammontare della plusvalenza oggetto di ripartizione in 5 anni alla sola quota parte proporzionalmente corrispondente al corrispettivo in denaro”.

In futuro così l’ammontare della plusvalenza oggetto di ripartizione in cinque anni viene ridotta alla sola parte proporzionalmente corrispondente al corrispettivo in denaro. Un intervento questo che sarebbe figlio delle accuse mosse alla Juventus.

Il governo infatti così facendo vorrebbe disincentivare quegli scambi dove non c’è un effettivo corrispettivo in denaro, con due o più giocatori che vengono scambiati alla pari generando solo benefici contabili al fine dei bilanci.

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