Perché Panetta vede il taglio dei tassi Bce in arrivo?

Violetta Silvestri

10/02/2024

Panetta, Bankitalia, spinge la Bce a iniziare a tagliare i tassi. Perché non c’è più il pericolo inflazione ed è necessario diminuire il costo del denaro?

Perché Panetta vede il taglio dei tassi Bce in arrivo?

Panetta, governatore di Bankitalia, incalza la Bce sul taglio dei tassi esprimendo un’opinione meno cauta sulla politica monetaria accomodante di quelle ascoltate finora nell’entourage dell’Eurotower.

Intervenendo alla riunione di Assiom Forex a Genova, il membro del Consiglio direttivo della banca centrale ha affermato che la prossima mossa di Francoforte dovrà riflettere una situazione in cui la disinflazione è in corso e una spirale salari-prezzi improbabile, mentre i rialzi dei tassi stanno dimostrando di avere un effetto più forte sull’economia che in passato.

I funzionari della Bce pensano di allentare la politica quest’anno – probabilmente da aprile o giugno – con gli investitori che propendono per il primo dei due mesi. L’esito dipenderà dall’inflazione, che è diminuita negli ultimi mesi ma non si prevede che raggiungerà nuovamente l’obiettivo del 2% fino al prossimo anno.

In ballo, però, non c’è soltanto la pressione sui prezzi al consumo da gestire e riportare al target. La politica dei tassi da record portata avanti finora dalla Bce rischia di fermare una crescita in Eurozona già molto indebolita e in bilico verso la recessione. Anche per questo, da Panetta è giunto un richiamo alla necessità di tagli al costo del denaro.

Per Panetta è ora di tagliare i tassi. Quale messaggio alla Bce?

Si sta “avvicinando rapidamente” il momento in cui la Banca centrale europea taglierà i tassi di interesse: così si è espresso il governatore di Bankitalia.

Nello specifico, Panetta ha suggerito che la Bce deve considerare i pro e i contro di un taglio dei tassi di interesse rapido e graduale, invece di uno successivo e più aggressivo, che potrebbe aumentare la volatilità nei mercati finanziari e nell’attività economica.

Nelle ultime settimane, i principali funzionari hanno sostenuto che sono necessarie ulteriori prove del fatto che l’inflazione stia tornando al target prima di qualsiasi taglio dei tassi, nonostante la crescente fiducia che le pressioni sui prezzi si stiano allentando.

Ciò che dovrebbe essere discusso ora sono le condizioni per avviare l’allentamento monetario, evitando rischi per la stabilità dei prezzi e danni inutili all’economia reale, ha avvertito Panetta.

Secondo il governatore della banca italiana sono emersi rischi al ribasso per le aspettative di inflazione e i timori sull’ultimo miglio insidioso per abbassare i prezzi appaiono ingiustificati, con l’inflazione in calo altrettanto velocemente quanto è aumentata.

Inoltre, la forte crescita dei salari nominali, che potrebbe comportare rischi, è controbilanciata dal calo degli altri costi, tanto che quelli di produzione totali per le imprese, il principale motore dell’inflazione, hanno smesso di aumentare. Con costi stabili e domanda debole, le aziende hanno meno probabilità di trasferire gli aumenti salariali ai consumatori.

Panetta ha minimizzato anche i rischi di inflazione derivanti dalla crisi del Mar Rosso, affermando che il trasporto marittimo rappresenta solo una piccola parte dei costi di produzione totali.

In sintesi, l’urgenza per il governatore di Bankitalia è iniziare a tagliare i tassi di interesse che stanno impattando su domanda, investimenti e crescita in generale.

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