Lavorare per la Camera dei deputati come documentarista, ecco il bando: requisiti e stipendio

Chiara Esposito

29/06/2022

Aperto il bando per la posizione di documentarista alla Camera. Tutto quel che c’è da sapere su questa opportunità di lavoro.

Lavorare per la Camera dei deputati come documentarista, ecco il bando: requisiti e stipendio

Si aprono le porte di un nuovo concorso pubblico per esami; presso la Camera dei deputati saranno assunti sessantacinque documentaristi (codice C08) con indirizzo giuridico e con indirizzo economico. Il ruolo di queste figure è quello di formulare istruttorie, elaborati documentali e resoconti degli interventi parlamentari e dei collaboratori tecnici.

Questa posizione lavorativa dalle ampie garanzie stipendiali è piuttosto ambita e diversi sono i requisiti necessari e le prove da superare per accedervi. L’accesso ai posti disponibili è quindi regolamentato dalla graduatoria che verrà stilata a seguito dello svolgimento dei test scritti e orali.

Il bando pubblicato in Gazzetta ufficiale riporta tutte le informazioni utili per candidarsi e le tempistiche entro cui farlo, le abbiamo riassunte qui di seguito.

Posti disponibili e requisiti necessari

I posti messi a concorso non sono molti e, riguardando due settori distinti, sono così ripartiti:

  • 50 posti per i candidati che sostengono le prove per l’indirizzo giuridico;
  • 15 posti per i candidati che sostengono le prove per l’indirizzo economico.

Sulla Gazzetta viene inoltre specificato che non è consentita la partecipazione al concorso per entrambi gli indirizzi previsti dal bando. Vengono poi illustrati i requisiti necessari per l’ammissione al concorso, invariati per entrambe le sezioni:

  • possesso della cittadinanza italiana;
  • età non superiore ai 40 anni;
  • idoneità fisica all’impiego valutata in relazione alle mansioni professionali;
  • godimento dei diritti politici;
  • assenza di sentenze definitive di condanna, o di applicazione della pena su richiesta, per reati che comportino la destituzione anche se siano intervenuti provvedimenti di amnistia, indulto, perdono giudiziale o riabilitazione;
  • conseguimento del titolo di laurea triennale ovvero laurea di primo livello.

Come iscriversi al bando

La domanda di partecipazione al concorso deve essere inviata per via telematica, attraverso l’applicazione disponibile all’indirizzo concorsi.camera.it raggiungibile dal sito istituzionale della Camera dei deputati camera.it.

Per accedere è richiesta l’identità digitale (SPID) e un contributo di segreteria non rimborsabile di 10,00 euro. La scadenza è infatti fissata al 28 luglio 2022 entro le ore 18:00.

Le prove d’esame

Gli esami consistono, per entrambi gli indirizzi, in una prova selettiva ripartita in tre scritti e una prova orale. Prima di accedere i test scritti però c’è una prova selettiva a cui i candidati accedono in turni successivi mediante sorteggio. Questa prima fase prevede 60 quesiti a risposta multipla e correzione informatizzata.

I candidati affetti da invalidità uguale superiore all’80% sono esentati dalla prova selettiva e ammessi direttamente alle prove scritte. A queste normalmente si accede in base al punteggio che per l’indirizzo giuridico deve essere entro il 300° posto e, per l’indirizzo economico, entro il 90° posto.

Le prove scritte per l’indirizzo giuridico sono:

  • risposta a due quesiti, di cui un quesito concernente la storia d’Italia dal 1848 a oggi e un quesito concernente il diritto privato o il diritto amministrativo, a scelta del candidato. (4 ore);
  • prova a carattere teorico-pratico con redazione di un appunto o di una sintesi su una questione concernente il diritto costituzionale. Ricerca ed elaborazione dei dati contenuti nei documenti tramite programmi di videoscrittura e gestione di fogli di calcolo. (4 ore);
  • redazione di una sintesi nella lingua inglese, senza l’ausilio del vocabolario, di un testo redatto nella medesima lingua riguardante argomenti di carattere giuridico. (3 ore).

Le prove scritte per l’indirizzo economico sono le medesime ma presentano variazione nei temi:

  • risposta a due quesiti di economia politica e diritto costituzionale (4 ore);
  • prova teorico-pratico con redazione di un appunto o di una sintesi su una questione concernente la politica economica. La ricerca e l’elaborazione dei dati contenuti nei documenti con l’uso programmi di videoscrittura e di gestione di fogli di calcolo (4 ore);
  • redazione di una sintesi nella lingua inglese, senza l’ausilio del vocabolario, di un testo redatto nella medesima lingua riguardante argomenti di carattere economico. (3 ore).

Le prove scritte sono valutate in trentesimi e sono ammessi alla prova orale i candidati che conseguono un punteggio medio non inferiore a 21/30 con non meno di 18/30 in ciascuna prova.

La prova orale invece consiste, per entrambi gli indirizzi, in una valutazione della preparazione e dell’aggiornamento culturale anche in lingua tramite lettura e traduzione di un breve testo scritto in lingua.

Quanto guadagna un documentarista

Quello di documentarista è un buon livello d’impiego all’interno della Camera. La scala gerarchica delle mansioni previste all’interno di Palazzo Montecitorio vede infatti ai primi tre livelli, i più bassi, gli operatori e i collaboratori tecnici, gli addetti all’utilizzo degli apparati tecnologici, gli assistenti parlamentari, gli addetti alla vigilanza e alla rappresentanza e i segretari parlamentari.

Al quarto livello invece ci sono documentaristi, tecnici e ragionieri. Attualmente ce ne sono in servizio 238 e lo stipendio base annuo è di 39.236 euro lordi. Non sono erogati corrispettivi per prestazioni lavorative straordinarie o aggiuntive rispetto all’ordinario orario di lavoro ma c’è un consistente scatto di anzianità.

Il salario dopo 10 anni tocca gli 81.388 euro e i 155mila dopo 20 anni. Ci sono infine maggiorazioni a 214.049 euro dopo 30 anni, 229.363 dopo 35 e 240.222 dopo 40.

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