L’economia mondiale del 2024 in 10 previsioni (di S&P Global)

Violetta Silvestri

23 Dicembre 2023 - 15:38

Quali saranno gli sviluppi dell’economia mondiale nel 2024? 10 previsioni cruciali degli analisti di S&P Global Market su inflazione, Usa, Cina, Europa e possibili rischi finanziari in arrivo.

L’economia mondiale del 2024 in 10 previsioni (di S&P Global)

Che anno sarà il 2024 per l’economia globale? In 10 temi, S&P Global ha elencato le previsioni più probabili per il prossimo anno.

Gli analisti sono concentrati soprattutto sull’andamento dell’inflazione, finalmente in calo, e sulla sua correlazione con le politiche delle banche centrali riguardanti i tassi di interesse. Inoltre, la Cina, gli Usa e l’Europa sono osservate con attenzione, tra le tante incertezze sulla loro piena ripresa con le quali si sta chiudendo il 2023.

Potenziali scosse finanziarie, elezioni politiche cruciali, transizione energetica sono altri temi caldi per il 2024. Con queste premesse, gli esperti di S&P Global Market hanno evidenziato le 10 previsioni per l’economia mondiale più attese nel 2024.

1. Inflazione sempre più moderata

Il forte calo iniziale dell’inflazione globale dei prezzi al consumo dalla fine del 2022 si è arrestato a metà del 2023, riflettendo un rimbalzo dei prezzi dell’energia e un’inflazione di fondo persistente, in particolare per i servizi.

La tendenza al ribasso è ripresa a fine anno e dovrebbe continuare fino al 2024. Gli analisti di S&P Global Market Intelligence prevedono che l’inflazione annuale dei prezzi al consumo globali sarà al 4,7% nel 2024, in calo rispetto al 5,6% stimato nel 2023 e a un picco del 7,6% nel 2022.

2. Crescita Usa ed Europa deludente

Nel 2024 si prevedono tassi di crescita annui del Pil reale più deboli in tutte le regioni di maggior peso economico rispetto al 2023. Si stima che il Pil reale annuo globale cresca a un ritmo più lento nel 2024 - 2,3% rispetto al 2,7% stimato nel 2023 - anche se in alcune regioni sarà forte, con l’Asia-Pacifico che contribuirà a evitare un brusco atterraggio globale.

Usa ed Europa, invece, saranno deludenti, con crescite rispettivamente di poco sopra l’1% e leggermente superiore allo 0%.

3. Cina in moderata ripresa

L’economia della Cina continentale sarà sostenuta da una politica più accomodante, da un graduale miglioramento della fiducia del settore privato e dalla prevista ripresa della crisi del mercato immobiliare. Prevediamo una crescita annua del Pil reale cinese del 4,7% nel 2024, in calo rispetto al 5,4% previsto nel 2023.

4. Tagli ai tassi

Con la crescente fiducia che l’inflazione tornerà al livello target, si prevedono cambiamenti di politica monetaria entro la metà del 2024. I tagli dei tassi inizieranno una volta che le preoccupazioni sulle pressioni sui prezzi sottostanti si saranno attenuate. Il rafforzamento quantitativo (QT) da parte delle principali banche centrali del mondo continuerà.

5. Tassi nei mercati emergenti

Le banche centrali che stanno già effettuando un allentamento monetario hanno generalmente inasprito le loro politiche monetarie relativamente presto, mantenendo stabili le aspettative di inflazione e sotto controllo gli effetti di secondo impatto.

In America Latina, ad esempio, i tassi di inflazione sono scesi in modo relativamente rapido. Si prevede che i cicli di allentamento già in corso in Cile, Brasile e Perù continueranno nel prossimo periodo, con tagli dei tassi previsti anche in Messico nella prima metà del 2024.

6. Dollaro Usa deprezzato

Il deprezzamento del dollaro Usa sarà rafforzato da un relativo rallentamento sia della crescita economica reale degli Stati Uniti che dell’inflazione, nonché dall’eccesso di un deficit delle partite correnti che, in percentuale del Pil statunitense, è insostenibilmente elevato.

Si prevede che lo yen si apprezzerà nei confronti del biglietto verde in modo più marcato rispetto a molti dei suoi concorrenti nel corso del 2024, in concomitanza con la prevista divergenza della politica monetaria.

7. Rischi finanziari

Ci aspettiamo che l’impatto ritardato dei tassi di interesse più elevati e l’effetto in rapido declino delle misure di sostegno legate al Covid peseranno maggiormente sulla capacità di servizio del debito nel 2024. Ciò probabilmente farà aumentare i crediti deteriorati nella maggior parte delle regioni.

Di conseguenza, le banche probabilmente manterranno un atteggiamento più cauto nei confronti dei prestiti, richiedendo garanzie più elevate e limitando il credito ai mutuatari. Si prevede che la crescita del credito sarà inferiore al trend nella maggior parte dei Paesi, frenando la crescita.

8. Calo dei prezzi delle case

Le rigide condizioni creditizie e l’aumento dei costi di finanziamento continueranno a far scendere i prezzi delle case nel 2024. La velocità e l’intensità della correzione tra le economie sarà diversa, a seconda degli squilibri accumulati nell’ultimo decennio in ciascun mercato immobiliare e dei periodi di fissazione dei tassi ipotecari.

9. Una raffica di elezioni politiche

I fattori geopolitici rimarranno un’importante fonte di rischio e incertezza riguardo alle nostre previsioni economiche, potenzialmente aggravati da importanti elezioni che si terranno in un numero insolitamente elevato di Paesi.

Le campagne elettorali determineranno l’agenda politica di diverse importanti economie emergenti, tra cui India e Indonesia in primavera e Messico a metà anno, con le elezioni del Parlamento europeo previste a giugno. L’incertezza sull’esito delle elezioni americane, insieme alle implicazioni politiche, costituirà probabilmente un ostacolo per le prospettive economiche.

10. Transizione energetica Usa

La politica fiscale statunitense è tornata in qualche modo stimolante per la transizione green, con i finanziamenti incrementali nell’Infrastructure Investment and Jobs Act e i sussidi dell’Inflation Reduction Act per progetti di energia verde che sostengono l’aumento della costruzione di impianti di produzione elettrica e strutture correlate,.

Allo stesso modo, la legge CHIPS (Creation Helpful Incentives to Produce Semiconductors) aumenta la produzione degli impianti di fabbricazione statunitensi. Queste iniziative politiche sono uno dei vari fattori che ostacolano una recessione negli Stati Uniti.

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