Italia contro Argentina, ma a guadagnare è Londra: ecco qual è l’incasso previsto per la finalissima

Alessandro Nuzzo

31/05/2022

A Londra andrà di scena la prima edizione della Cup of Champions che metterà a confronto i vincitori di Europei e Coppa America. Lo stadio è già sold out e i guadagni vertiginosi.

Italia contro Argentina, ma a guadagnare è Londra: ecco qual è l’incasso previsto per la finalissima

Il primo giugno alle ore 20.45 italiane andrà in scena a Londra, nella prestigiosa cornice del Wembley Park, la prima edizione della neobattezzata Cup of Champions. Si tratta di una nuova coppa organizzata in collaborazione tra Uefa e Conmebol che vedrà scontrarsi la vincente dell’ultimo campionato europeo con la vincente dell’ultima edizione della coppa America.

In questo caso, a scontrarsi saranno l’Italia e l’Argentina in quella che si preannuncia una sfida scoppiettante. Ma al di là del prestigio sportivo che la gara e il trofeo darà a una delle due nazionali, a trionfare è anche Londra, con tutto il guadagno economico che deriverà dalla competizione, tra i biglietti dello stadio già sold out, ristorazione, strutture ricettive e merchandising.

Italia contro Argentina, stadio sold out: quanto è stato incassato dai biglietti

Per disputare questa prima edizione della Cup of Champions è stata scelta una location di tutto rispetto come il Wembley Park di Londra. Un impianto da 86mila spettatori costruito una quindicina di anni fa al posto del vecchio impianto demolito, e che viene usato soltanto per le partite della nazionale di casa, le finali e per i concerti.

Domani, il Wembley si colorerà di azzurro e albiceleste. I biglietti messi in vendita lo scorso mese di marzo sono andati a ruba e non poteva essere altrimenti vista la quantità di italiani che vivono in Inghilterra: si stima siano circa 400mila ma i numeri sono destinati a rialzarsi.

Per l’Argentina va leggermente peggio, visto che i connazionali che vivono nel Regno Unito sono appena 10mila. Ma la nazionale sudamericana capitanata dal campione Lionel Messi ha attirato sicuramente tantissime persone allo stadio.

Ad oggi si trovano ancora qualche centinaia di biglietti premium al prezzo di 99 sterline. Quelli dei settori più economici che andavano dalle 55 sterline ai 25 per un terzo anello sono ormai esauriti da tempo. Non ci sono dubbi che entro le 20.45, orario locale del fischio d’inizio, termineranno anche gli ultimi tagliandi.

L’incasso per la vendita dei biglietti è stimato in circa 4,5 milioni di sterline. Una bella boccata d’ossigeno per un Paese che sta tornando alla normalità dopo la fase pandemica.

È sull’indotto che il guadagno si farà sentire maggiormente

Ma al di là del ticket d’ingresso allo stadio, un evento del genere è capace di generare un indotto imponente. Servizi della ristorazione, alberghi, merchandising... Attorno al Wembley è stata costruita una rete commerciale di livello composta da decine di fast-food, ristoranti, pub, bar, negozi di abbigliamento sportivo e vari hotel per i tifosi più pigri che non vogliono spostarsi.

Una catena commerciale enorme che nel giorno delle partite genera guadagni consistenti, che superano di gran lunga quello del semplice incasso dovuto alla vendita dei biglietti. La società di consulenza Deloitte ha stimato che una partita di cartello giocata al Wembley è capace di portare tra i 15 e i 18 milioni di sterline di guadagno addizionale.

L’evento del primo giugno è soltanto uno dei tanti che si tengono nello stadio londinese. Ogni anno si contano circa 60 eventi tra sportivi e concerti che portano benefici per l’economia stimati in circa 800 milioni di sterline.

Il record al momento spetta al concerto di Ed Sheeran, che nel 2018 fruttò circa 34 milioni di sterline. E giusto un mese dopo la coppa, il primo luglio andrà in scena sempre a Wembley proprio il concerto del cantante inglese, ovviamente sold out da tempo.

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