Inizia una settimana chiave per i mercati con banche centrali e Cina: cosa succede in Borsa?

Violetta Silvestri

12 Giugno 2023 - 08:36

La settimana cruciale per i mercati è iniziata: oggi le azioni tentano un cauto rialzo, con i riflettori accesi su banche centrali e dati cinesi che possono di nuovo scuotere le Borse mondiali.

Inizia una settimana chiave per i mercati con banche centrali e Cina: cosa succede in Borsa?

Mercati in attesa di eventi cruciali in questa settimana di giugno: le azioni asiatiche si sono bloccate in negoziazioni prudenti, mentre gli investitori si preparano alle decisioni delle banche centrali in Europa, Giappone e Stati Uniti con la lettura dei dati sull’inflazione Usa che probabilmente influenzerà la politica monetaria della Federal Reserve.

Massima attenzione anche sulla Cina, che rilascerà gli aggiornamenti sulla produzione industriale e non solo, con la speranza degli investitori che ci siano segnali più stabili di una ripresa economica.

In questo scenario, gli indici asiatici stanno chiudendo con un cauto rialzo, così come i futures su azioni Usa ed europee: cosa sta accadendo sui mercati?

Mercati sotto osservazione oggi: i motivi sono banche centrali e Cina

La scorsa settimana, la Reserve Bank of Australia e la Bank of Canada hanno sbalordito i mercati aumentando i tassi di interesse per domare l’inflazione ostinata e vischiosa, alimentando le preoccupazioni che la Fed potrebbe seguire l’esempio e assumere una posizione da falco nella sua riunione di giugno.

Gli strateghi di Citi hanno affermato che la Fed potrebbe trovarsi di fronte alla lezione che altre banche centrali come la Bank of Canada hanno imparato: è ancora necessario un ulteriore inasprimento per portare l’inflazione al 2%.

Citi si aspetta un aumento di 25 punti base, ma persistono dubbi tra gli investitori sul percorso che la Fed prenderà questa settimana, con la possibilità ancora in gioco di una pausa. Sono più certi, invece, gli esiti della Banca centrale europea, che si riunirà giovedì, e probabilmente alzerà i tassi e rimarrà aggressiva.

Intanto, la ripresa economica post-Covid della Cina sta pesando sulle azioni, con gli investitori che ripongono le speranze su un maggiore stimolo politico poiché la produzione e le esportazioni deboli hanno danneggiato le prospettive per l’anno.

A seguito di un’inflazione più debole del previsto a maggio, anche i dati sui prestiti di credito, sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale pubblicati in Cina questa settimana potrebbero essere inferiori alle previsioni.

L’economia cinese è davvero una storia di crisi di fiducia in questo momento”, ha dichiarato Meera Pandit, stratega del mercato globale presso JPMorgan Asset Management, a Bloomberg Radio. “Abbiamo davvero bisogno di vedere i legislatori e poi i politici infondere una sorta di stimolo fiscale per aiutare quella storia di fiducia”.

Bloomberg Economics fa parte di una minoranza di previsori che giovedì vedono la Banca popolare cinese tagliare la sua linea di prestito a medio termine. Un taglio,aumenterebbe il divario tra i tassi statunitensi e cinesi e potrebbe pesare sullo yuan.

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