Startup e vantaggi fiscali nel 2023: quali sono e come accedere

Caterina Gastaldi

05/01/2023

Quali sono i vantaggi fiscali previsti per le startup nel 2023? Per quali tipologie di startup sono previste le agevolazioni?

Startup e vantaggi fiscali nel 2023: quali sono e come accedere

In Italia sono previsti una serie di incentivi, agevolazioni, e vantaggi fiscali per le startup innovative. Per poter accedere a queste misure di supporto, è necessario rispettare una serie di requisiti (primo tra tutti, la componente innovativa).

Pur non essendo incentivi disponibili a qualsiasi tipo di nuova impresa, fanno gola ai fondatori delle startup, proprio perché sono in grado di far partire la realtà imprenditoriale con qualche difficoltà in meno.

Ideati con l’intento di sostenere le nuove imprese, e stimolare la nascita di attività moderne ad alto valore tecnologico, per usufruire dei vantaggi fiscali per le startup è necessario essere iscritti alla sezione per le startup innovative. Non solo, l’iscrizione deve essere confermata annualmente. Vediamo quindi quali sono queste agevolazioni, e come ottenerle.

Startup innovative: i requisiti

Le start up innovative devono rispettare una serie di requisiti. Questi devono essere comunicati tramite autocertificazioni alla camera di commercio di riferimento, che svolge una serie di controlli prima di iscrivere la startup nella sezione speciale del registro delle imprese dedicata, così da accedere ai vantaggi.

I requisiti oggettivi sono:

  • sia impresa costituita da meno di 5 anni o nuova;
  • residenza in Italia. Oppure residenza in un altro Paese dello spazio europeo e sede produttiva o filiale in Italia;
  • fatturato annuo inferiore ai 5 milioni;
  • non essere quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
  • non distribuisce e non ha distribuito utili;
  • non nasce come fusione, scissione, o cessione di un ramo d’azienda;
  • l’oggetto sociale esclusivo o prevalente è lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.

A questi si aggiungono i requisiti soggettivi. I precedenti devono essere tutti presenti, mentre per quel che riguarda i requisiti soggettivi basta che se ne verifichi uno:

  • impiega personale altamente qualificato (quindi è necessario che almeno ⅓ del personale siano dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure che almeno ⅔ sia con laurea magistrale);
  • è titolare o depositaria di almeno un brevetto o un software registrato;
  • sostiene spese in R&S pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione.

Accedere ai vantaggi: iscrizione al registro

Per accedere ai vantaggi fiscali la startup deve essere iscritta al registro delle startup innovative. Questa operazione viene svolta da un professionista (notaio, o commercialista) attraverso il Modello S5 per l’avvio di startup innovative.

Al suo interno bisognerà inserire una serie di informazioni, tra cui l’attività svolta, i titoli di studio e le esperienze del personale, e l’elenco dei diritti di proprietà intellettuale. Annualmente, per poter continuare ad accedere ai vantaggi fiscali per le startup, bisogna confermare di essere ancora in possesso di uno dei tre requisiti soggettivi.

Startup e vantaggi fiscali

Ma quali sono i vantaggi fiscali per le startup? La lista è lunga e prevede:

  • una serie di incentivi fiscali all’investimento nel capitale di startup innovative, con detrazioni Irpef e Ires;
  • l’accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le Pmi, che facilità l’accesso all’ottenimento del credito;
  • la possibilità di trasformarsi in Pmi innovative senza soluzione di continuità;
  • l’esonero sia dai diritti camerali, sia dall’imposta di bollo;
  • la possibilità di raccogliere il capitale tramite l’equity crowdfunding;
  • servizi di internazionalizzazione alle imprese (Ice);
  • l’accesso alla disciplina del lavoro flessibile;
  • deroghe della disciplina societaria ordinaria, e la deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
  • una proroga del termine per la copertura delle perdite;
  • la possibilità di remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale;
  • l’esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti Iva;
  • la procedura semplificata in caso di insuccesso (Fast fail).

Nello specifico, tutte le agevolazioni disponibili, sono presentate nel file condiviso dal ministero delle Imprese.

Agevolazioni a favore delle Start up innovative
Clicca qui per scaricare il file

Vantaggi e agevolazioni post Covid-19

In seguito al Covid-19 sono state introdotte anche un’altra serie di agevolazioni aggiuntive:

  • sostegno al Venture Capital;
  • la possibilità di accedere ai contributi a fondo perduto per acquistare servizi per lo sviluppo delle imprese innovative;
  • credito d’imposta in ricerca e sviluppo;
  • una proroga per il termine di permanenza nella sezione speciale delle imprese e un’estensione della garanzia del fondo Pmi;
  • ulteriori incentivi per gli investimenti;
  • il programma “Investor Visa for Italy” che dimezza le soglie minime di investimento;
  • sono anche disponibili agevolazioni specifiche per le startup localizzate in zone colpite da eventi sismici.

Startup e Smart and Start Italia

Il programma Smart and Start Italia si occupa di finanziare le startup innovative, con progetti tra i 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. La domanda può essere presentata attraverso Invitalia. Anche qui, per potervi accedere, è obbligatorio essere iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese, e la società non deve essere costituita da più di 60 mesi.

Oltre al finanziamento, i progetti approvati hanno anche accesso a 12 mesi di tutoraggio. I progetti vengono valutati tramite il business plan inviato. Dal 14 luglio 2022, inoltre, le imprese hanno anche la possibilità di trasformare parte del finanziamento ricevuto in contributo a fondo perduto.

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