Gerry Cardinale, chi è il leader della nuova proprietà del Milan: origini italiane e patrimonio

Alessandro Nuzzo

31/05/2022

Il Milan ha una nuova proprietà: il fondo statunitense RedBird Capital con a capo Gerry Cardinale. Ecco di chi si tratta.

Gerry Cardinale, chi è il leader della nuova proprietà del Milan: origini italiane e patrimonio

Dopo la vittoria dello scudetto anche l’arrivo di una nuova proprietà. Sono giorni caldi per il Milan che, una settimana dopo il trionfo in campionato e i festeggiamenti, annuncia la firma sul contratto preliminare con il fondo americano RedBird Capital per la cessione della società.

La notizia era nell’aria da giorni, si parla di 1,3 miliardi di euro. Il tutto verrà ufficializzato a breve e finalmente il popolo rossonero potrà dare il benvenuto alla nuova proprietà. A capo del fondo c’è Gerry Cardinale, chiare origini italiane e un patrimonio personale di circa 1 miliardo di dollari.

Ma chi è il nuovo proprietario del Milan? Ecco la storia di Gerry Cardinale.

Gerry Cardinale: chi è

53 anni, riservato, un matrimonio alle spalle prima di risposarsi con Holly, Gerry Cardinale ha origini italiane. I suoi nonni sono emigrati negli Stati Uniti in cerca di fortuna. Il suo primo assaggio con il mondo rossonero lo ha avuto la scorsa settimana, quando era in piazza Duomo a festeggiare la vittoria dello scudetto. In sordina, tanto nessuno lo avrebbe riconosciuto.

Nel suo passato una laurea con lode in studi sociali ad Harvard e poi un Master in “Politics and Political Theory” a Oxford nel 1991.

Il suo primo impiego nel mondo del lavoro lo ha ottenuto in Goldman Sachs, una delle banche più importanti al mondo. Vi resta per 20 anni occupandosi del private equity della società. Viene incaricato di gestire oltre 100 miliardi di dollari tra azioni, partecipazioni, investimenti immobiliari e infrastrutture.

Poi, nel 2014, la svolta nella sua carriera professionale: Gerry fonda il fondo di investimenti privato RedBird, specializzandosi nel settore sportivo e investendo in diversi business in tutto il mondo. Il fondo, partito con 6 miliardi di capitalizzazione, presto potrebbe arrivare a 11.

L’investimento nel Milan è di quelli importanti: si parla di 1,3 miliardi di dollari per vincere la concorrenza della società bahreinita Investcor, che si era spinta fino a 1,180 miliardi.

Di sicuro Cardinale arriva con un approccio diverso rispetto alle altre proprietà americane che detengono società in Italia. Commisso, Pallotta, Friedkin, Platek, sono arrivati in Italia con l’ambizione di vincere, Cardinale invece intende portare il Milan in una nuova era, costruendo una piattaforma industriale multimediale senza però ovviamente rinunciare ai risultati.

RedBird: capitale e società gestite

Il Milan è l’ultima arrivata nell’universo RedBird, in precedenza sono stati diversi gli investimenti e le partecipazioni in società di tutto il mondo. Restando in tema calcistico, il fondo di proprietà di Gerry Cardinale detiene anche l’85% del Tolosa, in Francia neo promosso in Ligue1, oltre al 10% della società che controlla la maggioranza delle azioni del Liverpool.

Oltreoceano ha interessi anche in altri sport: nei Boston Red Socks per il baseball e nei Pittsburg Penguins, squadra di hockey sul ghiaccio. Accanto alle società sportive, RedBird controlla anche diverse piattaforme multimediali come la Dream Sport, piattaforma sportiva in India specializzata nello sport nazionale, il cricket.

E poi la Legends Hospitality che si occupa di biglietti, merchandising, gadget e servizi televisivi. Si tratta di una serie di business che possono interagire molto bene anche con la squadra rossonera, puntando a farne crescere il valore, non solo da un punto di vista sportivo, ma soprattutto societario.

Nuova proprietà per il Milan, cosa cambia

Il nuovo fondo proprietario del Milan punta a far crescere il valore della società non soltanto da un punto di vista sportivo con vincite sul campo. L’obiettivo sarà crescere in modo sostenibile puntando anche a tutto ciò che ruota intorno alla squadra. E qui il progetto stadio torna fortemente in auge.

Di sicuro, per la nuova proprietà il nuovo stadio sarà un asset strategico fondamentale per la crescita del club e si lavorerà per raggiungerlo quanto prima. Quanto al lato calcistico, il lavoro di Paolo Maldini e Frederic Massara dovrebbe proseguire e sicuramente qualche investimento sul mercato sarà fatto.

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