Fintech: il mercato italiano cresce del 240% e vale 880 milioni

Niccolò Ellena

13 Aprile 2023 - 16:13

Nel 2022 gli investimenti nel mercato fintech italiano sono cresciuti del 240%. A fare la differenza sono stati i mega-round, ossia quelli da più di 50 milioni di euro.

Fintech: il mercato italiano cresce del 240% e vale 880 milioni

Il settore fintech continua a correre in Italia, specialmente grazie ai grandi investimenti elargiti dai venture capitalist. Nel corso del 2022 il Paese è riuscito ad attirare più di 880 milioni di euro verso il settore fintech, un risultato senza precedenti.

Questa e molte altre novità emergono dal rapporto dell’Osservatorio FinTech di Pwc, azienda di consulenza statunitense. Il rapporto traccia uno scenario chiaro, mettendo in evidenza i cambiamenti che sono avvenuti nel corso dell’anno passato.

Fintech: gli investimenti in Italia crescono del 240%

L’ecosistema fintech italiano, composto al tempo da circa 600 aziende, ha fatto grandi progressi nel 2022. È stato infatti capace di attirare investimenti per circa 880 milioni di euro (considerando anche gli «undisclosed deal») ossia il 240% in più rispetto al 2021. A rendere possibile questa crescita sono stati soprattutto i mega-round, ossia operazioni di fundraising superiori a 50 milioni di euro.

L’importanza degli investimenti arrivati dal mondo del venture capital è centrale: l’analisi di Pwc sottolinea che senza questi mega-round, il totale degli investimenti sarebbe stato «soltanto» di 76,2 milioni di euro, meno di un decimo del totale.

Escludendo i mega-round, nel 2021 gli investimenti arrivati dai venture capital hanno avuto un valore complessivo di 85,8 milioni di euro, dunque l’11% in più rispetto al 2022. Grazie ai mega-round, invece, la situazione dipinta da Pwc è ben diversa: mentre nel 2021 gli investimenti totali sono stati 259,8 milioni di euro, nel 2022 sono aumetati, come già scritto, del 240%.

Il numero di operazioni, nonostante l’aumento del valore complessivo degli investimenti, è diminuito, si è infatti passati da 44 operazioni a 32. Nonostante questo, il finanziamento medio delle operazioni è cresciuto del 368% rispetto al 2021, passando da 5,9 milioni di euro a 27,6 milioni di media.

Ad essere cambiati sono anche le tipologie di investitori. Considerando l’orizzonte temporale 2017-2021, gli investimenti sono arrivati nel 78% dei casi da investitori italiani, mentre nel 22% dei casi da quelli internazionali.

Nel 2022 questi dati sono cambiati in maniera significativa: durante l’anno passato il 45% degli investimenti sono arrivati da investitori internazionali, mentre il 55% è giunto da venture capitalist italiani.

Questo aumento degli investitori internazionali ha impattato in maniera netta sui finanziamenti immessi nell’ecosistema fintech italiano, poiché gli investitori di questo tipo sono abituati a investire cifre più alte rispetto agli investitori domestici. Il cambiamento è stato possibile specialmente grazie alla nascita di nuovi business solidi e capaci di attirare investitori anche dall’estero.

Fintech: dove si trovano le aziende più innovative in Italia

Il rapporto Fintech Pwc ha cercato di mappare il Paese alla ricerca delle startup fintech più innovative. Il campione, composto di 167 aziende e basato su dati Pitchbook (31.12.22), rivela che la maggior parte delle aziende fintech si trova nel nord Italia.

In particolare il 79% si trova nella parte settentrionale del Paese, il 10,2% si trova nel centro e il 10,8% al sud. Di tutte le fintech prese in considerazione, il 54% si trova a Milano e il 60% in Lombardia.

Questi dati confermano quanto visto anche negli scorsi anni, e cioè che le regioni del nord sono maggiormente in grado di attirare verso di loro le realtà innovative, grazie a infrastrutture e maggiori opportunità.

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