Covid, la variante Kraken spaventa gli Usa: “Più immunoevasiva e contagiosa”

Alessandro Cipolla

4 Gennaio 2023 - 08:22

Negli Usa è allarme per la nuova sottovariante Covid Xbb1.5 (Kraken): in una settimana casi raddoppiati, per gli esperti sarebbe più immunoevasiva e contagiosa rispetto a Omicron.

Covid, la variante Kraken spaventa gli Usa: “Più immunoevasiva e contagiosa”

Il Covid continua a spaventare il mondo intero ma non sarebbe solo la situazione in Cina a destare preoccupazione: anche negli Stati Uniti il livello di guardia è al massimo per la comparsa di alcune sottovarianti Omicron.

Se negli ultimi tempi Oltreoceano tutti i fari sono stati puntati sulla variante Gryphon, adesso è la nuova sottovariante Covid Xbb1.5, meglio nota come Kraken, che ha messo in allarme diversi scienziati.

Questo è quanto ha scritto su Twitter l’epidemiologo statunitense Eric Feigl-Ding: “La nuova sottovariante Covid Xbb1.5 - identificata come Kraken - potrebbe destare preoccupazione nel 2023 anche in Europa, dopo che il numero di casi negli Stati Uniti è raddoppiato in una settimana”.

Per Feigl-Ding “la nuova variante è più immunoevasiva e più efficace nell’infettare rispetto ad altre sottovarianti di Omicron, non vedevamo una crescita così rapida di casi dall’arrivo di Omicron Ba.1 un anno fa”.

Covid: allarme variante Kraken

A differenza delle altre varianti Covid, secondo gli esperti della Columbia University la sottovariante Kraken dovrebbe aver avuto origine proprio negli Stati Uniticon il primo caso rilevato nell’area di New York a ottobre 2022”.

Kraken potrebbe essere la nuova variante a cui prestare attenzione nel 2023” ha cinguettato sempre su Twitter l’epidemiologo britannico Tim Spector, con il Covid che è tornato a far parlare di sé dopo essere finito quasi nel dimenticatoio.

La circolazione incontrollata del virus in Cina infatti potrebbe portare a nuove varianti Omicron, anche se finora tutte le sottovarianti riscontrate in Italia dai passeggeri provenienti dal Paese orientale sono state identificate come già note.

Le notizie che arrivano dalla Cina però continuano a essere preoccupanti: secondo i media ufficiali, a Shangai il 70% della popolazione (18 milioni di persone) sarebbe stato contagiato dal Covid nell’ultimo mese.

Mentre si continuano a rincorrere le notizie di ospedali al collasso, crematori affollati e penuria di farmaci e macchinari, per le autorità cinesi dall’inizio di dicembre ci sarebbero stati solo 15 morti legati al Covid.

In uno scenario dove fondamentalmente siamo all’oscuro su cosa stia veramente succedendo in Cina dal punto di vista sanitario, ecco che in Occidente è scattato adesso l’allarme legato alla sottovariante Kraken: anche in questo 2023, purtroppo, il sentore è che del Covid dovremo parlare ancora a lungo.

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