Cosa sappiamo dell’agente che ha sparato a Jacob Blake

Marco Ciotola

30/08/2020

Mentre il 29enne Jacob Blake resta paralizzato e in gravissime condizioni, si sa molto poco dell’ufficiale che gli ha sparato 7 colpi, Rusten Sheskey

Cosa sappiamo dell’agente che ha sparato a Jacob Blake

La scorsa domenica in Wisconsin il 29enne Jacob Blake è rimasto gravemente ferito dopo gli spari della polizia USA durante un intervento per un incidente domestico. L’episodio ha riacceso l’attenzione sulla violenza della polizia statunitense nei confronti degli afroamericani e scatenato una nuova ondata di proteste.

Anche stavolta un video scioccante restituisce in maniera cruda i fatti, con i 7 colpi che uno dei due agenti della pattuglia intervenuta spara praticamente a pochi centimetri dal corpo di Blake, riducendolo in fin di vita.

E mentre il giovane lotta tra la vita e la morte e molti aspetti della vicenda restano ancora da chiarire, tante testate statunitensi nelle ultime ore stanno concentrando la loro attenzione sull’identità e il passato dell’agente che ha sparato, Rusten Sheskey.

Informazioni molto difficili da mettere insieme considerando la totale assenza di collaborazione delle autorità, che continuano a non dare risposte a una serie di domande critiche relative a Sheskey e soprattutto ai motivi che l’hanno portato a sparare 7 colpi all’indirizzo di un uomo disarmato e di spalle che si apprestava a rientrare in macchina.

Chi è Rusten Sheskey, l’agente che ha sparato 7 colpi a Jacob Blake

Nel corso degli ultimi anni, Rusten Sheskey ha coperto l’incarico di agente in bicicletta nella città lacustre di Kenosha, nel Wisconsin.

Di tanto in tanto porta una macchina della polizia a casa dal lavoro e accende la sirena per i bambini del vicinato, ricorda un vicino, che evidenzia come una bandiera americana sventoli costantemente fuori dalla sua casa in un quartiere borghese.

Ma al di là di questi piccoli frammenti, a distanza di una settimana dai fatti molto rimane ignoto sull’ufficiale veterano che ha aperto il fuoco sul giovane Jacob Blake, e soprattutto sui motivi che l’hanno spinto a farlo.

Anche polizia e funzionari della città non hanno risposto alle richieste di documenti pubblici che certifichino la storia di Sheskey con il dipartimento, inclusi eventuali precedenti usi della forza o questioni disciplinari.

Secondo una nota del capo della polizia pubblicata sul sito web della città, Sheskey ha ricevuto una sospensione di un giorno nel 2017 per violazione riguardante “il funzionamento sicuro dei veicoli del dipartimento”.

Cosa è successo prima della sparatoria

Nel frattempo, Blake è ammanettato a un letto d’ospedale ed è rimasto paralizzato dalla vita in giù all’indomani della sparatoria, avvenuta di fronte a tre dei suoi bambini che erano in macchina.

I registri indicano che Sheskey e altri agenti hanno risposto alla denuncia di una donna: sosteneva che il giovane era nella sua residenza e si rifiutava di andarsene.

Mercoledì in conferenza stampa il procuratore generale del Wisconsin, Josh Kaul, ha spiegato che gli agenti hanno sparato con un Taser a Blake prima dei 7 colpi d’arma da fuoco, ma che questo non era stato sufficiente.

Ha aggiunto che l’uomo aveva dichiarato di possedere un coltello e che gli agenti ne hanno recuperato uno nell’auto a cui era appoggiato quando Sheskey ha aperto il fuoco.

Durante la stessa conferenza stampa l’avvocato della famiglia di Blake, Ben Crump, ha chiesto l’arresto dell’agente:

“Chiediamo che il pubblico ministero arresti l’ufficiale che ha sparato a Jacob Blake. E chiediamo anche che gli agenti che violano così palesemente politiche del corpo di polizia e principi della loro formazione vengano immediatamente sospesi”.

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