Come votano gli italiani all’estero?

Redazione

28/07/2022

Anche ai cittadini italiani all’estero è riconosciuto il diritto di voto per elezioni e referendum: ecco come funziona e quanti seggi vengono scelti.

Come votano gli italiani all’estero?

È tempo di elezioni, ma come votano gli italiani all’estero? Possono sempre votare? Dipende dalla tipologia di elezioni, ma partiamo con ordine.

Votare è un diritto/dovere di tutti i cittadini italiani, quindi anche di chi risiede all’estero. La Costituzione, infatti, prevede espressamente che gli elettori che risiedono fuori dai confini nazionali possano esercitare il voto nella Circoscrizione estero. Per votare, gli italiani residenti all’estero devono iscriversi all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). L’ Aire provvederà a comunicare l’elenco dei votanti al Consolato di riferimento che, in occasione delle elezioni, invierà all’elettore italiano il plico contenente la scheda elettorale.

Precisiamo che votare all’estero è consentito nelle elezioni politiche, quelle per la formazione di Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, ma non per le elezioni regionali.

Chi risiede all’estero ed è iscritto all’Aire riceverà una cartolina che lo informa delle elezioni e delle agevolazioni previste per acquistare i biglietti di aerei, treni e autobus per tornare in Italia. La cartolina, per legge, deve essere spedita dal comune 20 giorni dopo la pubblicazione del decreto di indizione.

Come si vota all’estero?

Anche i cittadini italiani che si trovano all’estero possono voto, sempre se maggiorenni e iscritti nelle liste elettorali dei Comuni di residenza. Lo prevede espressamente l’articolo 48 della Costituzione, che recita:

“La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.”

I cittadini italiani che si trovano all’estero possono votare per corrispondenza, sia per l’elezione delle Camere che per i referendum confermativi o abrogativi che per le elezioni politiche.

In alternativa al voto per corrispondenza, il cittadino italiano che risiede all’estero può votare in Italia presso le sezioni elettorali del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto.

Chi vuole avvalersi di questa opzione deve inviare una comunicazione scritta al Consolato di residenza entro e non oltre il 31 dicembre dell’anno precedente alla votazione per la scadenza della legislatura (5 anni); in caso di scioglimento anticipato delle Camere o di referendum popolare, la richiesta deve essere presentata entro il decimo giorno successivo all’indizione della votazione.

Come funziona il voto per corrispondenza?

Come anticipato, i cittadini italiani residenti all’estero possono esercitare il diritto di voto per corrispondenza. Ma come funziona?

Innanzitutto, chi vuole esercitare il diritto al voto deve iscriversi presso l’ Aire (l’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), entro il 31 dicembre dell’anno precedente alle elezioni. L’iscrizione è gratuita o entro il decimo giorno dalla comunicazione del giorno delle elezioni in caso di scioglimento anticipato.

L’ Aire avrà cura di inviare al Consolato competente gli elenchi delle persone che desiderano votare. Al momento del voto, il Consolato di competenza invierà all’elettore un plico contenente:

  • un foglio informativo che spiega le modalità di voto;
  • il certificato elettorale;
  • la scheda elettorale;
  • una busta bianca in cui inserire le schede votate;
  • una busta affrancata recante l’indirizzo dell’Ufficio consolare;
  • le liste dei candidati della propria ripartizione.

Per inviare indietro il plico al Consolato si dovranno rispettare i termini e le condizioni stabiliti sul foglio informativo.

Si può votare all’estero senza essere iscritti all’Aire?

Alcune categorie di cittadini italiani all’estero possono votare anche senza essere iscritti all’ Aire. Precisamente:

  • gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia impegnati in missioni internazionali;
  • i dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all’estero per motivi di servizio, se la durata prevista della loro permanenza all’estero è superiore a 3 mesi ed inferiore a 12 mesi;
  • i professori/ricercatori universitari che si trovano in servizio presso Università e Istituti di ricerca all’estero per una durata complessiva di almeno 6 mesi e non più di 12 mesi.

Come è ripartita la Circoscrizione estero?

Il voto degli italiani all’estero è escluso per gli elettori italiani che risiedono in Paesi con cui il Governo italiano non ha stretto accordi di collaborazione per garantire che il voto si svolga in condizioni di eguaglianza, segretezza e libertà. Non possono altresì votare gli italiani che risiedono in Stati in cui non ci sono le condizioni politiche e/o sociali per esercitare il diritto di voto nelle condizioni previste dalla Costituzione italiana.

Con la legge al momento in vigore, il Rosatellum, gli elettori all’estero eleggeranno 12 seggi totali: 8 alla Camera e 4 al Senato e i cittadini eletti all’estero vengono divisi in quattro collegi:

  • Europa;
  • America meridionale;
  • America settentrionale e centrale;
  • Africa, Asia, Oceania e Antartide.

Questi collegi si comportano come collegi plurinominali, quindi i voti vengono ripartiti tra le liste con sistema proporzionale.

Italiani all’estero per le elezioni politiche 2022: quanti e da dove sono chiamati a votare

Sono 4.871.731 gli elettori italiani residenti all’estero chiamati al voto per le elezioni politiche del 25 settembre secondo quanto risulta dagli elenchi provvisori predisposti dal ministero dell’Interno e inviati al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale per le verifiche di competenza.

Per quanto riguarda la loro distribuzione geografica, la maggior parte si trova in Europa (2.645.030). Seguono poi:

  • America Meridionale con 1.535.804 italiani;
  • America Settentrionale e Centrale (437.802);
  • Africa, Asia, Oceania e Antartide (253.095).

La Farnesina effettuerà le verifiche, e poi trasmetterà al Viminale gli elenchi definitivi entro il 10° giorno antecedente la data delle consultazioni elettorali.

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