Come risparmiare soldi con la regola dell’1%: cos’è e perché è importante

Luna Luciano

26 Novembre 2022 - 17:00

Non sempre si riesce a risparmiare quanto si vorrebbe, ma grazie alla regola dell’1% si può impedire di spendere i soldi inutilmente. Ecco cos’è e come funziona.

Come risparmiare soldi con la regola dell’1%: cos’è e perché è importante

Risparmiare a volte può sembrare impossibile e ci si domanda se esista qualche regola segreta per poter riuscire nell’impresa. Ebbene una regola c’è ed è quella dell’1%.

A causa del caro energia e dell’inflazione, che ha diminuito fortemente i poteri di acquisto degli stipendi, non è sempre facile riuscire a mettere da parte qualcosa a fine del mese.

Anzi molto spesso accade che in periodi di forte stress e preoccupazione le persone compiano delle spese che loro stessi riconoscono dopo come “inutili”. Può capitare infatti di desiderare un nuovo prodotto e che si ceda all’impulso di comprarlo - che sia per proprio gusto personale o per marketing.

Alla spesa subentra un immediato senso di gratificazione, ma quella sensazione è fugace, e ben presto ci si ritrova con acquisti non preventivati ​​di cui non si aveva veramente bisogno. Ecco quindi che torna utile la regola dell’1%, inventata dal guru australiano della finanza Glen James.

Grazie a questa regola infatti è possibile salvare i propri risparmi. Ecco cos’è, come funziona e perché importante.

Come risparmiare soldi con la regola dell’1%: cos’è ?

Non sempre è facile tenere sotto controllo l’impulso all’acquisto, questo perché l’acquisto nella società capitalistica genera un immediato senso di gratifica.

Ma per poter imparare risparmiare può essere utile ricorrere alla regola dell’1%, inventata dal guru della finanza Glen James, conduttore del podcast finanziario australiano, My Millennial Money. Seguendo questa semplice regola sarà possibile evitare le spese inutili e risparmiare il più possibile.

Come risparmiare soldi con la regola dell’1%: come funziona

Il modo in cui funziona la regola dell’1% è veramente semplice. Quando si desidera acquistare qualcosa bisogna verificare che il prezzo dell’oggetto - che può essere un libro, un vestito, una console o anche un pezzo d’arredo per la casa - non superi l’1% del proprio stipendio annuo lordo.

Nel caso in cui l’oggetto desiderato superi l’1% bisogna attendere un giorno prima di effettuare l’acquisto. Questo perché si ha il tempo di “raffreddare” quell’impulso di comprare solo per gratificazione istantanea, e si avrà il tempo di riflettere se quella spesa è necessaria o se si può farne a meno.

Ecco quindi che se si guadagna uno stipendio di 40.000 euro lordi l’anno il proprio budget massimo per un solo acquisto ammonta a 400 euro, perciò anche se si è tentati di acquistare il nuovo modello di un cellulare a 800 euro - e non perché quello attuale è rotto - è meglio lasciar stare, attendere 24 ore, ragionando a mente fredda.

Raffreddando” il proprio istinto a comprare, ci si renderà conto di quanto in realtà quel desiderio sia un bisogno indotto e non reale, e nel caso si riveli “reale” certamente non farà male attendere solo 24 ore.

In questo modo non solo si ricorderà sempre il proprio budget massimo di spesa, ma a lungo andare ci si renderà conto di tutte quelle spese “inutili”, iniziando a risparmiare.

Come risparmiare soldi con la regola dell’1%: perché è importante

La regola dell’1% è quindi importante non solo perché consente alle persone di individuare e rispettare il proprio budget, impedendo spese inutili e quindi aiutandole a risparmiare.

Questa regola si distingue anche per la propria “elasticità”. Infatti, la regola dell’1% fornisce alle persone è una forma mentis che consente di prevenire lo spreco, non solo di denaro bloccando l’impulso compulsivo di comprare qualcosa per gratificazione, ma anche del proprio tempo.

Spesso a causa degli elevati ritmi lavorativi e/o di studio si può far fatica a ritagliarsi del tempo per sé da poter dedicare a un’attività piacevole, a un proprio hobby. Applicando questa regola sarà possibile individuare quelle “finestre temporali” libere da poter impiegare per sé, che siano anche solo 15 minuti: circa l’1% di 24 ore.

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