Come fare ricorso al Tar per la scuola

Ilena D’Errico

11 Giugno 2023 - 23:01

Per controverse decisioni scolastiche bisogna necessariamente rivolgersi al Tar: ecco come fare ricorso per la scuola e in quali casi è possibile.

Come fare ricorso al Tar per la scuola

Quando una decisione della scuola appare non corretta o adeguata, come una bocciatura, non è detto che sia definitiva e irrecuperabile. È infatti possibile fare ricorso al Tar per la scuola, chiedendo una rivalutazione della decisione considerata erronea o lesiva. Vediamo quindi come fare ricorso al Tar, chiarendo prima le premesse fondamentali a riguardo.

Cos’è il Tar e a cosa serve

Prima di addentrarsi nella guida al ricorso, è opportuno riassumere a caratteri generali cos’è il Tar e soprattutto a cosa serve per i cittadini. Il Tar, ovvero il tribunale amministrativo regionale, è per l’appunto un organo giudicante, competente riguardo alle controversie fra i privati e le Pubbliche amministrazioni.

Bisogna quindi rivolgersi al Tar per i ricorsi contro la scuola e gli enti regionali, per esempio. È importante sottolineare che trattandosi di una speciale magistratura con competenza regionale, è presente un Tar per ogni Regione italiana, con sede nel capoluogo. Ovviamente, la competenza di un tribunale piuttosto che di un altro dipende dalla sede della pubblica amministrazione contro cui si intende ricorrere.

Il compito del Tar è sostanzialmente quello di vigilare l’operato della Pubblica amministrazione, tutelando gli interessi legittimi dei cittadini. L’interesse legittimo si può identificare come il diritto dei cittadini all’equo e corretto funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Di conseguenza, anche se le controversie sono mosse da singoli privati, è l’intera collettività a beneficiare di questo controllo e delle sentenze.

Come fare ricorso al Tar per la scuola e quando

Come anticipato, il Tar ammette ricorsi contro la presunta lesione degli interessi legittimi da parte delle Pubbliche amministrazioni, come la scuola. Bisogna dunque ricorrere al Tar quando la scuola ha emanato una decisione, perlomeno in apparenza, lesiva di un interesse collettivo, anche se con danno immediato del privato in questione.

L’esempio più classico e frequente di ricorsi al Tar contro la scuola riguarda senza dubbio le bocciature. Lo studente bocciato ingiustamente, ovvero senza rispettare i criteri previsti dalla legge, è danneggiato in prima persona da questo atto. Allo stesso tempo, un simile risultato è potenzialmente in grado di danneggiare tutti gli studenti, fornendo loro un sistema scolastico non rispettoso delle regole e iniquo.

Il ricorso al Tar per la scuola può essere quindi dovuto a una bocciatura, ma anche a un voto finale considerato non corrispondente all’effettivo andamento scolastico dello studente o il riconoscimento di un debito scolastico, e così via. In ogni caso, la procedura da seguire per il ricorso è sempre la stessa, ossia:

  • assicurarsi che si difenda un effettivo interesse legittimo e più in generale che la materia sia di competenza del Tar;
  • presentare il ricorso entro 60 giorni dalla pubblicazione o notifica dell’atto contestato (per esempio dalla comunicazione della bocciatura;
  • affidarsi a un avvocato competente in diritto amministrativo, al fine di motivare in modo preciso il ricorso e supportarlo con tutte le prove a disposizione.

Bisogna infatti sapere che le materie citate non rientrano nelle previsioni dei ricorsi telematici senza avvocato, i quali riguardano in maniera esclusiva le questioni di trasparenza amministrativa. In ogni caso, anche la scuola deve rispettare l’obbligo di trasparenza, ad esempio può essere mosso un ricorso telematico riguardo a concorsi e prove per i quali è stato negato l’accesso ai dati.

Con il processo amministrativo telematico è quindi possibile presentare il ricorso in autonomia, ma oltre alla possibile complessità e agli errori che si possono incontrare, per utilizzare questo metodo servono una pec da cui inviare il ricorso (all’indirizzo fornito dal sito web del Tar competente) e una firma digitale di tipo Pades-bes.

Come funziona il ricorso scolastico al Tar

Il ricorso al Tar serve quindi a contestare le decisioni della scuola, ma in che modo? Il Tar fornisce principalmente un giudizio di legittimità sull’atto della Pubblica Amministrazione, ossia la sua conformità rispetto al diritto. Di conseguenza, il Tar non agisce direttamente sulla problematica ma si limita a prescrivere alla Pubblica Amministrazione in causa il corretto comportamento.

Nel ricorso al Tar per la scuola, dunque, il tribunale può ordinare alla scuola di effettuare una nuova valutazione dello studente, utilizzando i criteri previsti. Altrimenti, il Tar può anche predisporre il pagamento di un risarcimento danni, in particolar modo laddove non sia possibile un ripristino delle condizioni secondo legittimità.

In ogni caso, il Tar non si sostituisce alla scuola e non può promuovere gli studenti direttamente, per esempio, bensì si limita a verificare che i docenti abbiano agito secondo le prescrizioni.

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