Cina in rosso, yuan ai minimi. Cosa succede al dragone?

Violetta Silvestri

22/03/2024

Sessione amara per la Cina, con le azioni in rosso e lo yuan che scivola ai minimi di quattro mesi. Cosa succede al dragone e perché c’è ancora un sentiment incerto sulla potenza asiatica?

Cina in rosso, yuan ai minimi. Cosa succede al dragone?

Pessima sessione per la Cina oggi: lo yuan crolla e le azioni del dragone scivolano, trascinando al ribasso i mercati dell’Asia.

Il rally azionario Usa, stimolato da un taglio a sorpresa dei tassi in Svizzera che ha fatto scommettere gli investitori su un allentamento della politica monetaria su larga scala, si è quindi spento in Asia.

Lo yen e lo yuan si sono resi protagonisti della sessione e sono caduti nella trappola della ripresa del dollaro. L’atteso calo del biglietto verde tarda ad arrivare e questo provoca movimenti nel Forex sfavorevoli alle altre divise nazionali. Il dollaro si è apprezzato rispetto a quasi tutte le valute del G10 e su alcune dell’Asia emergente, poiché un’inaspettata riduzione dei tassi da parte della Banca nazionale svizzera giovedì ha stimolato la speculazione secondo cui altre importanti banche centrali ridurranno i loro tassi ufficiali più velocemente di quelli Fed.

Una Cina ancora alle prese con una piena ripresa economica, inoltre, ha aggiunto ombre sulle Borse asiatiche oggi.

La Cina manda in rosso l’Asia oggi: i motivi

Le azioni cinesi hanno guidato i ribassi in Asia.

L’indice cinese CSI 300 è sceso dell’1,6%, al passo con il calo giornaliero più ampio da gennaio, e l’indice Hang Seng Tech ha chiuso a -2%. Lo yuan cinese si è indebolito ai minimi di quattro mesi e ha superato il livello di 7,2 per dollaro.

Il tonfo ha spinto le principali banche statali del Paese a vendere dollari in cambio di yuan nel tentativo di rallentare il declino, hanno riferito fonti a Reuters.

Lo yuan è stato messo sotto pressione dalle crescenti aspettative del mercato secondo cui Pechino ha bisogno di ulteriori stimoli per stabilizzare la seconda economia mondiale, e dallo yen più debole.

La PBOC si trova ad affrontare il difficile compito di cercare di stimolare la fragile economia cinese attraverso un allentamento monetario, mantenendo lo yuan relativamente stabile e prevenendo deflussi di capitali.

Il calo dello yuan oltre quota 7,20 è avvenuto dopo che il vicegovernatore della PBOC Xuan Changneng ha dichiarato giovedì che la Cina ha ancora spazio per abbassare il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche e aumentare la liquidità.

“Il sentimento (è) molto fragile oggi”, ha detto Wong Kok Hoong, responsabile delle vendite azionarie di Maybank, citando, tra le altre cose, le preoccupazioni per i deboli utili delle società cinesi e i continui problemi nel settore immobiliare del dragone.

Mentre alcuni sostengono che una proposta di legge negli Stati Uniti mirata a limitare gli investimenti dei fondi comuni in alcuni prodotti che replicano le azioni cinesi potrebbe aver danneggiato il sentiment, altri sostengono che fosse giunto il momento di una pausa del rally azionario in Cina.

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