Busta paga, 3.000 euro di arretrati per 545 mila lavoratori della Sanità. Ecco quando

Luna Luciano

31/10/2022

Ben 545mila lavoratori della Sanità attendono un «bonus» in busta paga: gli arretrati legati ai contratti del 2019-2021. Ecco quando arriveranno.

Busta paga, 3.000 euro di arretrati per 545 mila lavoratori della Sanità. Ecco quando

In arrivo aumenti di stipendio e arretrati per i dipendenti del settore sanitario. Dopo il lungo iter per rinnovare il contratto nazionale di lavoro (Ccnl), finalmente i professionisti sanitari possono tirare un sospiro di sollievo.

Infatti, dopo l’ok del Mef e del Consiglio dei ministri (Cdm), la certificazione della Corte dei Conti avvenuta il 28 ottobre, l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e le organizzazioni sindacali potranno definitivamente firmare il 2 novembre 2022 il contratto, vigente per le annualità 2019-2021 seppur rinnovato solo quest’anno nel 2022.

Sono quindi oltre 545mila i lavoratori che sono in attesa di ricevere la propria busta paga e soprattutto degli arretrati, che in alcuni casi sfioreranno i 3.000 euro.

Accanto alla Sanità ci sono altri tre settori pubblici che sono in attesa o hanno ottenuto ere i propri arretrati:

  • le Funzioni Centrali, di cui fanno parte Ministeri e le agenzie fiscali come l’Agenzia delle Entrate;
  • gli enti locali, di cui fanno parte ad esempio i Comuni.
  • la scuola.

E se alcune categorie del comportato Funzioni Centrali possono ritenersi fortunati perché hanno già ricevuto quest’estate gli arretrati dovuti che, in determinati casi, hanno sfiorato soglia 2.900 euro, i dipendenti della Sanità saranno i prossimi a ricevere tale “bonus”. Ecco quando arriveranno gli arretrati e cosa accadrà in materia di aumenti di stipendio.

Sanità, busta paga con 3.000 euro di arretrati: ecco quando

Tra i quattro settori pubblici in attesa degli arretrati, i dipendenti delle Funzioni Centrali possono ritenersi i più fortunati avendo ricevuto i primi arretrati nelle buste paga dei mesi estivi - a partire da giugno 2022 di preciso - e allo stesso modo i dipendenti della Sanità pubblica possono tirare un sospiro di sollievo: ben presto potranno ricevere il loro “bonus”.

Lo stesso non possono dire i dipendenti degli enti locali e della scuola. Se i dipendenti comunali sono in attesa della certificazione della Corte dei Conti e dovranno probabilmente attendere la fine del 2022, i dipendenti della scuola navigano ancora tra le incertezze perché la trattativa del Ccnl è ancora in corso.

A preoccupare i dipendenti della Sanità era la certificazione della Corte dei Conti, senza la quale l’iter non può ritenersi completo. Dopo l’ok del 28 ottobre invece non possono esserci altri ostacoli che possano bloccare nuovamente il contratto. A questo punto stando alle procedure, dovrebbero passare al massimo 30 giorni dalla certificazione per la sua applicazione.

Ciò vuol dire che i 545 mila lavoratori del settore Sanitario, di cui 277 mila infermieri, potranno ricevere aumenti e arretrati a partire dallo stipendio di novembre, che si tradurranno per chi lavora in ospedali e cliniche con somme medie tra i 2.268-3.135 euro lordi. Per gli infermieri, poi, se si tiene conto anche dell’indennità prevista dal Ccnl, si arriva a:

  • 3.777 euro lordi per gli inquadramenti più bassi;
  • 4.736 euro per il livello D6.

Aumenti stipendi

Oltre gli arretrati, il Ccnl prevede anche degli aumenti stipendiali, che in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo con il caro-energia e l’inflazione, sono sicuramente quanto mai fondamentali.

L’accordo raggiunto tra le parti consentirà di riconoscere incrementi in media di circa 175 euro al mese, calcolati su tutto il personale sanitario. Aumento che corrisponde ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.

Nello specifico si prevede un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi oltre a una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità.

A questi poi si devono aggiungere altri 13 euro per 13 mensilità grazie al nuovo sistema di classificazione professionale. Aumenti che i dipendenti potranno registrare sempre a partire dalla busta paga di novembre.

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