Bonus busta paga dipendenti pubblici fino a 2.000 euro? Cosa sappiamo a riguardo

Alessandro Nuzzo

17/10/2023

Chiesto l’anticipo del pagamento delle somme dovute dal rinnovo dei contratti pubblici. Ecco quando potrebbe avvenire.

Bonus busta paga dipendenti pubblici fino a 2.000 euro? Cosa sappiamo a riguardo

Il governo ha trovato la quadra sulla legge di Bilancio che adesso arriverà in Parlamento per le verifiche. Per velocizzare l’iter la coalizione di centrodestra non proporrà alcun emendamento. Cosa che invece faranno i partiti di opposizione visto che hanno criticato la manovra. Una manovra da complessivi 24 miliardi di euro di cui 7 messi a disposizione del ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo per il rinnovo dei contratti del personale pubblico e i relativi aumenti.

Di questi 7, 2 miliardi potrebbero essere utilizzati subito per pagare già nel 2023 gli aumenti dovuti per quest’anno. Il ministro Zangrillo è in pressing per cercare di avere subito i fondi in modo da pagare gli aumenti già nella prossima busta paga di novembre. Si vuole evitare di farlo a dicembre dove si accavallerebbe alla tredicesima. Si tratta di cifre sostanziose, considerato che nel caso de dirigenti di prima fascia arriverà a sfiorare i 2mila euro.

Bonus in busta paga a novembre: ecco per chi

A beneficiare di questo assaggio, prima del rinnovo dei contratti collettivi nazionali del triennio 2022-2024 con i relativi aumenti a partire dal prossimo anno, saranno i dipendenti statali assunti con contratto a tempo indeterminato: dai professori, ai dipendenti dei ministeri, fino a quelli dell’Inps e delle Agenzie fiscali. Compresi saranno anche tutti i lavoratori delle forze di sicurezza come Polizia e esercito.

Tecnicamente l’anticipo avverrà con un aumento di 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici. Si tratta di un aumento del 3,35 per cento che equivarrà ad una cifra mensile dai 50 ai 149 euro. Questa andrà moltiplicata per 13 mensilità e, come detto, sarà erogata in un’unica soluzione probabilmente con il cedolino di novembre.

A partire dal 2024 scatteranno poi gli aumenti veri e propri alla luce del rinnovo del contratto nazionale. Di quali aumenti stiamo parlando? Secondo alcune stime lo stipendio dovrebbe aumentare per i dipendenti pubblici del 6%.

Alla luce di uno stanziamento extra da 2,3 miliardi di euro esclusivamente dedicato al comparto sanità, per medici e infermieri l’aumento in busta paga sarà più corposo. In più ci saranno a disposizione altri 700 milioni per aumentare la retribuzione delle ore extra e per lo smaltimento delle liste d’attesa.

Sempre per la sanità ci saranno 250 milioni di euro per il 2025 e 350 milioni per il 2026 per potenziare l’assistenza territoriale. Questo sbloccherà anche nuove assunzioni. Non è tutto. Accanto agli aumenti degli stipendi, gli statali beneficeranno anche dello sgravio contributivo come tutti i lavoratori dipendenti. La manovra prevede la riduzione dei contributi del 7% per i chi guadagna fino a 25 mila euro e del 6% per chi invece ha una retribuzione compresa tra 25 mila e 35 mila euro. Per alcuni significa avere fino a 100 euro in più in busta paga.

Rafforzati poi anche i fringe benefit, i bonus aziendali sottoforma di beni e servizi che non sono tassati. Per i lavoratori con figli lo sgravio arriverà fino a 2mila euro, mille euro invece per chi non ha figli. Confermati anche gli sgravi sui premi di produttività, con la tassazione agevolata al 5 per cento.

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