Autovelox sempre più spietati, automobilisti perdono centinaia di euro

Ilena D’Errico

7 Maggio 2024 - 19:27

Autovelox sempre più spietati, ecco come le nuove tecnologie vengono usate per la sicurezza stradale e perché potrebbero costare perdite da centinaia di euro ai conducenti.

Autovelox sempre più spietati, automobilisti perdono centinaia di euro

Tra tutti i problemi che riguardano gli autovelox e in genere le multe stradali, la questione si appresta a diventare ancora più complicata per gli automobilisti a causa della diffusione di nuovi autovelox, sempre più spietati per via delle tecnologie all’avanguardia impiegate che rischiano di far perdere centinaia di euro in poco tempo ai conducenti imprudenti..

Nello specifico si tratta di dispositivi all’avanguardia, programmati per effettuare registrazioni minuziose, combinate all’uso dell’intelligenza artificiale per il riconoscimento rapido e senza scampo di alcune violazioni del Codice stradale, come l’uso del cellulare alla guida.

Per il momento, questi apparecchi sofisticati, che peraltro hanno anche costi più elevati rispetto a quelli tradizionali, non sono ancora arrivati in Italia, ma è assai probabile che lo faranno presto, anche se non negli stessi tempi previsti per altri paesi europei.

Autovelox sempre più spietati, costerebbero una fortuna agli automobilisti italiani

A dir la verità, gli autovelox che usano l’intelligenza artificiale sono impiegati nel Regno Unito già da diversi anni. Dopo una prima fase di sperimentazione, in cui anziché la sanzione gli automobilisti ricevono un messaggio di avvertimento, saranno collegati all’autorità per la comminazione delle multe, previo il controllo degli agenti.

Nel Regno Unito la sperimentazione in collaborazione con l’Aecom dovrebbe concludersi a marzo 2025. Lo stesso sistema è stato testato anche in Germania e nei Paesi Bassi dove, nonostante il cartello che ne segnalava la presenza, gli autovelox hanno registrato un numero elevato di segnalazioni (fino a venti ogni ora).

Comportamenti che presto si tradurranno in perdite da centinaia di euro per i conducenti imprudenti, dato che lo Stato federale della Renania-Palmierato ne ha già autorizzato l’impiego permanente e probabilmente verrà seguito a ruota dal resto della Germania.

È data particolare importanza alla monocam, l’autovelox specifico per evidenziare l’uso del cellulare alla guida anziché le violazioni di velocità. Un sistema che presto dovrebbe arrivare in Austria e presumibilmente si diffonderà su vasta scala arrivando anche in Italia. Si tratterebbe senza dubbio di un investimento importante per lo Stato, tuttavia decisamente compatibile con la “linea dura” adottata dal governo riguardo alla sicurezza stradale.

Oltretutto, la riforma del Codice della strada interviene in modo specifico sull’utilizzo del cellulare alla guida, portando la sanzione minima (ad oggi di 165 euro) a 250 euro e la sanzione massima a 1.000 euro (contro i 660 euro attuali). Si aggiunge poi la sospensione della patente di guida per un periodo tra 15 giorni e 2 mesi, insieme alla decurtazione di 5 punti, il tutto a partire dalla prima violazione.

Con la recidiva nel biennio, invece, tutte le sanzioni aumentano, includendo la decurtazione di 10 punti dalla patente di guida. Considerando che l’uso dello smartphone con tutta probabilità non rientrerà nel divieto di sanzioni multiple, con l’uso dei nuovi autovelox sarebbe facile per tanti conducenti subire rapidamente il ritiro della patente di guida.

Ci sarebbe poi da considerare la questione dell’omologazione degli autovelox, che secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione è un requisito di legittimità delle multe, non ritenendo sufficiente la sola approvazione. Il problema è che secondo quanto riportato da fonti informate come l’Eltraff, l’Anci e lo stesso ministero dei Trasporti la maggior parte degli apparecchi non è omologata e non può esserlo, visto che nessun ente può rilasciare il relativo certificato in assenza di una normativa nazionale che definisca gli standard.

Non si può avere la sicurezza che tutti i ricorsi saranno vinti, ma senza dubbio le cose si fanno sempre più difficili per i Comuni che potrebbero trovarsi a risarcire grosse somme di denaro o comunque a perdere futuri introiti delle multe. Una pressione cui il governo intende rispondere in concomitanza con la riforma della normativa stradale, il che potrebbe fornire l’occasione per pensare all’introduzione di nuovi strumenti, anche se non nell’immediato.

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