A cosa serve l’Isee, quando si deve fare e quale tipo di modello si deve utilizzare per la prestazione che serve? Rispondiamo a diverse curiosità sull’Indicatore della situazione economica.

A cosa serve Isee

Molti potrebbero domandarsi “a cosa serve l’Isee?" Si tratta dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare e indica quello che è il livello economico della famiglia. Molto diverso dalla dichiarazione dei redditi (visto che quest’ultima serve per il calcolo delle tasse da pagare sui redditi conseguiti dal singolo), visto che prende in considerazione l’intero nucleo familiare con i redditi e i patrimoni di ogni componente del nucleo stesso.

L’Isee possiamo dire che serve a valorizzare l’apporto economico di ogni soggetto alla ricchezza del nucleo familiare. L’indicatore, però, non si limita a sommare redditi e patrimoni, visto che poi li rapporta al numero di coloro che compongono il nucleo familiare tenendo anche presente la condizione personale di ognuno (se, ad esempio, un soggetto è disabile, minorenne, studente ecc…).

Ottenere un’attestazione Isee non è obbligatorio per nessuno, ma per chi vuole ottenere delle agevolazioni sociali o benefici economici concessi dallo Stato o dagli enti locali, in diversi contesti risulta necessario. Molto spesso, infatti, contributi e agevolazioni vengono riconosciuti in base all’Isee del nucleo familiare, mentre altri prevedono un’erogazione di importo minimo a chi non è in possesso dell’Isee (un esempio è rappresentato dall’assegno unico per i figli).

A che serve l’Isee?

Per rispondere alla nostra domanda iniziale, quindi, si può dire che l’Isee serve a stabilire il livello economico di una famiglia e, più nel particolare a richiedere determinati benefici riservati solo alle fasce di popolazione che hanno un valore Isee non più alto di una determinata soglia stabilita dalla Legge.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fornisce dell’Isee la seguente definizione:

L’ISEE è l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata.

L’Isee, quindi, serve principalmente a determinare la ricchezza delle famiglie per suddividere la partecipazione alle prestazioni sociali e ai benefici a carico dello Stato in modo equo (come ad esempio mense scolastiche, tasse universitarie, trasporto pubblico, ticket sanitari e agevolazioni per le famiglie).

Quanti tipi di Isee esistono e quanto si usano?

Siccome l’Isee permette di accedere a diverse agevolazioni, non ne esiste un unico modello, ma diversi in base alla situazione del nucleo familiare e della prestazione che si deve richiedere.

Esistono, quindi:

Vediamo, di seguito per cosa va compilato ogni modello e per quali tipologie di nuclei familiari.

Isee ordinario

Si tratta dell’Isee che contiene le informazioni che riguardano la situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. Per la maggior parte delle prestazioni è proprio questo il modello di Isee che si deve presentare e prende in considerazione redditi e patrimoni dei due anni precedenti (per il 2024 prenderà in considerazione redditi e patrimoni del 2022).

L’Isee ordinario va richiesto ogni anno a partire dal 1° gennaio e scade, sempre, indipendentemente da quando è stato richiesto, il 31 dicembre dello stesso anno.

Isee corrente

L’Isee corrente si usa nel momento che l’Isee ordinario non rappresenti in pieno la reale situazione economica della famiglia. In questo caso il modello aggiorna l’Isee agli ultimi 12 mesi consentendo di avere una situazione economica quanto più vicina a quella reale del nucleo.

L’Isee corrente può essere usato quando si verificano delle variazioni rilevanti del reddito o del patrimonio della famiglia (ad esempio la perdita del lavoro di uno dei componenti, la perdita di un trattamento). Si può usare anche in caso di variazioni patrimoniali, ma in questo caso solo a partire dal 1° aprile di ogni anno.

Isee Università

Si tratta di un modello che permette allo studente universitario di accedere alle prestazioni per il diritto allo studio (come ad esempio riduzione delle tasse universitarie, graduatorie per gli alloggi di studentato, ecc..). Anche se questo modello interessa lo studente, nell’Isee Università si tiene conto dei redditi e dei patrimoni di tutto il nucleo in cui lo studente è attratto, anche se non convivente, quando non autonomo economicamente.

Isee sociosanitario

Permette l’accesso alle prestazioni sociosanitarie come, ad esempio l’assistenza domiciliare per i disabili e coloro che non sono autosufficienti. Quando a presentare questo modello di Isee è un disabile può scegliere un nucleo familiare ristretto rispetto a quello richiesto per l’Isee ordinario.

Isee sociosanitario residenze

Serve quando il beneficiario deve essere ricoverato in strutture come Rsa e Rssa. Solitamente, infatti, questo l’Isee nel calcolo prende in considerazione le condizioni economiche dei figli autosufficienti e non conviventi con il beneficiario per distinguere tra gli anziani che non hanno aiuto per fronteggiare le spese di ricovero e quelli che possono, invece, contare sull’aiuto economico dei figli.

Isee minorenni

L’Isee minorenni è un modello molto particolare che è necessario per i figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Nel calcolo dell’Isee, infatti, viene presa in considerazione anche la condizione del genitore non convivente con il figlio per comprendere se essa possa incidere sull’Isee del nucleo familiare del minore. Il genitore non convivente viene considerato componente aggiuntiva o attratta, in base alla sua condizione personale.

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