Tfa: esclusioni illegittime. I sindacati propongono il ricorso al TAR

Rosaria Vincelli

15/10/2015

Esclusioni illegittime per gli abilitati Tfa. I sindacati annunciano ricorsi al TAR del Lazio contro l’applicativo della legge 107/15.

Tfa: esclusioni illegittime. I sindacati propongono il ricorso al TAR

I sindacati rappresentativi della scuola (Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal e GILDA-Unams) hanno promesso battaglia contro l’applicativo della Legge 107/15, il quale prevede l’esclusione dalle assunzioni per diverse tipologie di lavoratori precari, tra i quali rientrano gli abilitati Tfa e Pas.

Con un comunicato ufficiale, pubblicato sul portale Cisl Scuola, le rappresentanze sindacali hanno informato il personale scolastico in merito al ricorso presentato e ne hanno esplicitato i motivi.

Questa norma, infatti, non risulta conforme ai principi generali e costituzionali del nostro ordinamento giuridico perché esclude i docenti che pur possedendo i requisiti, come gli abilitati Tfa o Pas non possono partecipare al piano di assunzioni previsto.

Nello specifico la norma esclude dal piano i docenti di diverse categorie:

  • abilitati TFA, PAS;
  • diplomati magistrali prima del 2001-02 ai quali è stato riconosciuto dal Consiglio di Stato il valore abilitante del titolo posseduto;
  • idonei dei concorsi per titoli ed esami banditi anteriormente al 2012;
  • personale docente di scuola dell’infanzia;
  • supplenti che avendo più di 36 mesi di servizio potrebbero rivendicare la stabilizzazione così come indicato dalla sentenza della Corte di Giustizia europea.

L’esclusione appare illegittima sotto un profilo costituzionale perché viola gli articoli 3 e 97 della Costituzione. A parità di titolo di studio e di requisiti risulta essere irragionevole e discriminante tale esclusione dalle assunzioni.

Inoltre il provvedimento sembra non recepire i principi dell’Unione Europea che sono alla base delle direttive sociali, e non applicare importanti decisioni della Corte di Giustizia, come quella che vieta di abusare dei contratti di lavoro termine per un tempo superiore ai 36 mesi.

Sono questi i motivi che spingono le Organizzazioni Sindacali a richiedere, con questo ricorso, di rimettere alla Corte Costituzionale la questione della legittimità della Legge 107/2015 nella parte in cui non consente la stabilizzazione dei rapporti di lavoro per coloro che hanno più di 36 mesi di servizio presso la scuola statale, in violazione dell’art. 3 e 117 della Costituzione e della direttiva europea 1999/70/CE come interpretata dalla sentenza della Corte di Giustizia europea.

Nel medesimo ricorso si fa richiesta di valutare la legittimità della Legge 107/2015 che senza una ragione oggettiva esclude gli abilitati Tfa e Pas dalle immissioni in ruolo.

Tale ricorso sarà proposto anche da Azione Scuola, associazione a tutela dei docenti, dinanzi ai giudici del lavoro.
La giovane associazione informa che è possibile ottenere informazioni anche riguardo alla stabilizzazione o all’ingresso in Gae, semplicemente lasciando i propri dati nella sezione Preadesioni sul proprio sito web.

Con lo stesso ricorso le organizzazioni sindacali intendono chiedere anche l’annullamento del Decreto 767/2015 per la parte in cui esclude dal piano di assunzioni il personale Ata. Esclusione ingiustificata anche perché è richiesto un numero considerevole di lavoratori per ricoprire diverse posizioni.

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