Perché Cristiano Ronaldo e Massimiliano Allegri sono stati segnalati dall’antiriciclaggio

Giorgia Bonamoneta

07/06/2021

Giocatore e allenatore sotto controllo per strani movimenti sul conto. Massimiliano Allegri per soldi in ingresso e Cristiano Ronaldo per una somma in uscita. Per quale motivo sono stati segnalati all’antiriciclaggio?

Perché Cristiano Ronaldo e Massimiliano Allegri sono stati segnalati dall’antiriciclaggio

Cristiano Ronaldo e Massimiliano Allegri sono finiti sotto il mirino dell’antiriciclaggio; ma non significa che ci sia qualcosa d’illecito.

L’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia è stata informata dai risk manager (figura professionale dedicata alla gestione integrata dei rischi aziendali) di Intesa San Paolo di alcuni prelievi in contanti davvero sostanziosi.

La segnalazione ha fatto scattare l’allarme sul conto di Cristiano Ronaldo e, insieme all’allenatore Massimiliano Allegri, è chiamato a rispondere delle attività sul proprio conto.

La Banca d’Italia sta investigando sul conto dei due uomini. Se ad altri può sembrare strano un prelievo molto alto, per i conti di Allegri e Rolando non è così e le indagini stanno tenendo in considerazione la fortuna economica dei due uomini.

La segnalazione a Cristiano Ronaldo arriva oggi, 7 giugno, dopo quella già presentata nei confronti dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri. L’indagine su quest’ultimo verte su un possibile coinvolgimento di Allegri con la società maltese accusata di raccolta illecita di giocate.

L’accusa a Massimiliano Allegri: scommesse illecite e ndrangheta

Sono stati i risk manager bancari a dare l’allarme sul conto dell’allenatore dela Juventus.

Massimiliano Allegri, secondo le segnalazioni, avrebbe ricevuto somme sospette provenienti da Malta, Slovenia e Montecarlo. Nella nota dell’antiriciclaggio non si afferma direttamente un collegamento tra Allegri e le scommesse illegali, ma i nomi e le attività delle società fanno pensare ad altro.

I primi sospetti accrediti sono avvenuti tra l’agosto del 2018 e l’aprile del 2021. Tra i bonifici si leggono le sigle delle società Oia service limited (maltese) e Hit D.D Nova Gorica (slovena). In particolare è la società maltese a destare maggiori dubbi: in passato è stata accusata di raccolta illecita di scommesse e gioco d’azzardo, ed è anche finita sotto inchiesta per evasione e truffa aggravata. E, per non farsi mancare nulla, è accusata di avere rapporto con la ’ndrangheta.

Ieri, dopo le dichiarazioni sul giornale che ha portato a galla le segnalazioni, La verità, Massimiliano Allegri ha risposto negando qualsiasi tipo di coinvolgimento:

Con riferimento alle notizie pubblicate sul mio conto, mi dichiaro con assoluta fermezza del tutto estraneo a qualsiasi attività illecita o irregolare e, tanto più, a qualsiasi operazione violativa della normativa sull’ antiriciclaggio.

L’accusa a Cristiano Ronaldo: 220 mila euro per spese necessarie e quotidiane

Cristiano Ronaldo, subito dopo il suo allenatore, è stato messo sotto controllo per il prelievo d’ingienti cifre. La nota dell’antiriciclaggio della Banca d’Italia chiarisce subito uno dei punti controversi:

Pur considerando l’origine certa della provvista e l’elevato profilo economico del cliente, non potendo avere contezza della reale destinazione dei fondi prelevati per contante, si procede con l’inoltro della presente segnalazione di operazione sospetta.

I movimenti sospetti segnalati fanno riferimento a un periodo di tre mesi, dal 1° gennaio al 10 marzo 2021, entro i quali Ronaldo avrebbe prelevato un totale di 220 mila euro.

Sempre secondo la segnalazione dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia i 220 mila euro rappresenterebbero al massimo il 5 per cento dell’incasso di due mesi di stipendio percepito dalla Juventus e appena lo 0,7 per cento delle uscite complessive nel periodo sotto esame. Comunque, scrivono, sono somme notevoli che devono essere controllate.

Se da una parte può sembrare normale aver acquistato beni per un valore di 220 mila, tenendo sempre ben presente di chi stiamo parlando, dall’altra ci sono precedenti episodi compromettenti da tenere in considerazione. Facciamo riferimento, per esempio, al contenzioso, chiuso poi con un patteggiamento, con il fisco spagnolo nel 2012-2014. In quel caso Cristiano Ronaldo aveva evaso 14,7 milioni di euro e, in seguito, ha accettato di pagare una multa di 18,8 milioni per aver nascosto al fisco parte dei suoi ricavi.

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