Obbligazioni: perché il rendimento dei bond è destinato a salire nel 2021

Pierandrea Ferrari

4 Febbraio 2021 - 17:57

Il rendimento dei bond potrebbe registrare un incremento nel corso del 2021. Perché? Ecco il modello degli analisti che evidenzia il rapporto tra il PIL nominale e i tassi d’interesse di breve e lungo termine.

Obbligazioni: perché il rendimento dei bond è destinato a salire nel 2021

Sotto i riflettori il mercato obbligazionario: secondo alcuni analisti, nel 2021 il rendimento dei bond potrebbe tornare a salire, dopo aver toccato i minimi – sotto la spinta del Qe delle banche centrali – in piena pandemia.

Uno scenario, questo, che avrebbe degli effetti diretti anche sull’azionario, sin qui favorito dalla debole attrattività dei bond. Uno spiraglio di crescita, tuttavia, potrebbe aprirsi per i titoli value, dopo dieci anni di sostanziale stagnazione.

Rendimento dei bond in crescita nel 2021?

Alcune indicazioni erano state già offerte dal fugace sell-off del Treasury a dieci anni ad inizio gennaio: sul banco degli imputati, in questo scossone che promette di rivedere i lineamenti del mercato obbligazionario, il processo di vaccinazione in corso e la liquidità che Joe Biden intende iniettare nell’economia statunitense.

Una tempesta perfetta in arrivo”, secondo Scott Peng, analista di Advocate Capital Management, che ha presentato oggi le sue previsioni sul rendimento dei bond a dieci anni statunitensi: +162 punti base nel 2021, e un altro allungo di 160 punti base il prossimo anno.

Una stima, questa, che non include nemmeno gli effetti sul mercato obbligazionario del pacchetto di stimoli da 1.900 miliardi di dollari targato Biden. Peng, infatti, si basa sulla correlazione tra il Pil nominale e i tassi d’interesse di lungo e breve termine negli Stati Uniti, in Giappone, in Germania e nel Regno Unito.

Secondo Peng, la regressione di lungo termine riflette un rapporto al 50% tra la crescita del Pil e il rendimento dei Treasury dal 1960: questa correlazione, che secondo altri analisti potrebbe però scendere al 27%, evidenzia come la distribuzione dei vaccini, il crescente debito sovrano e gli stimoli monetari siano già ampiamente sufficienti per muovere in alto il rendimento dei bond.

La Fed con le armi spuntate

Questo trend, oltretutto, non potrebbe essere smorzato dalla Federal Reserve. Secondo Peng, infatti, la banca centrale sarebbe costretta a quadruplicare il volume del Qe per compensare un simile rialzo dei rendimenti:

“Un Qe al ritmo di 300 miliardi di dollari al mese supererebbe quello del 2020, ma è difficile che possa essere sostenibile nel lungo periodo, soprattutto in una fase di ripresa dell’economia”.

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