Lista debitori banche italiane: ecco chi deve soldi a Mps

Antonio Atte

11/01/2017

Lista debitori banche italiane: il 70% dei cattivi debitori del Monte dei Paschi di Siena non è rappresentato da commercianti o artigiani ma da grandi gruppi industriali. Ecco chi sono i principali.

Lista debitori banche italiane: ecco chi deve soldi a Mps

Lista debitori banche italiane: ecco chi deve soldi a Mps - Il 70% dei cattivi pagatori del Monte dei Paschi di Siena non è rappresentato da commercianti o artigiani ma da grandi gruppi industriali. Nella lista dei debitori insolventi che hanno affossato Mps (i prestiti “malati” ammontano a 47 miliardi di euro complessivi) troviamo imprenditori, esponenti di spicco dell’alta finanza, cooperative rosse e partecipate pubbliche.

La Sorgenia - controllata dalla famiglia De Benedetti fino a due anni fa - è il primo debitore insolvente di Rocca Salimbeni. La società elettrica, come sottolineato da Il Sole 24 Ore, si è indebitata per 1,8 miliardi con il sistema bancario, un terzo dei quali è a carico della sola Mps. Attualmente l’istituto toscano è azionista della Nuova Sorgenia con una quota pari al 17%.

Tra i cattivi debitori di Mps troviamo anche l’ex immobiliarista Luigi Zunino, Gianni Punzo (azionista di peso di Ntv e ideatore dell’interporto di Nola), la famiglia di costruttori romani Mezzaroma, la coop Unieco e diverse partecipate pubbliche toscane, come l’aeroporto di Siena e le terme di Chianciano.

Stando a quanto viene riportato dal quotidiano Libero, la famiglia Marcegaglia a marzo ha beneficiato di un nuovo finanziamento da circa 500 milioni da parte di Mps nonostante abbia già debiti per 1,5 miliardi di euro.

Lista debitori banche italiane: le parole di Patuelli

In una recente intervista a Il Mattino, presidente dell’Associazione bancaria italiana e della Cassa di Risparmio di Ravenna, Antonio Patuelli, ha chiesto a titolo personale che siano resi noti i nomi dei primi 100 debitori delle banche recentemente salvate dallo Stato.

Le parole del numero uno dell’ABI non erano rivolte solo al caso del Monte dei Paschi di Siena - per il quale è previsto un intervento pubblico da 6,6 miliardi di euro sugli 8,8 richiesti dalla Banca Centrale Europea - ma anche a coloro che sono stati “avvantaggiati” dal provvedimento del 22 novembre 2015, quando lo Stato ha scelto di procedere con la risoluzione delle famose quattro banche (Etruria, Marche, CariChieti e CariFe) costringendo “i risparmiatori da un lato e tutte le altre banche italiane dall’altro a sacrifici”.

Lista debitori banche italiane: la proposta del presidente ABI

Per pubblicare i nomi dei principali debitori degli istituti di credito del Belpaese, Patuelli pensa

“al varo di una norma di legge sia per le banche risolute sia per quelle preventivamente salvate dallo Stato. Bisognerebbe cioè fare un’eccezione alle attuali regole della privacy proprio alla luce del fatto che si tratta di banche nelle quali sul piano della risoluzione o del salvataggio preventivo è intervenuto lo Stato o le altre banche e i risparmiatori”.

Una norma di questo tipo, secondo il presidente dell’ABI, servirebbe a fare maggiore chiarezza e

“contribuirebbe anche a evidenziare più facilmente i casi di violazione di un’altra norma che si chiama mendacio bancario, attualmente vigente e che si verifica quando qualcuno prende in prestito dei quattrini raccontando cose false alla banca a cui li chiede in prestito”.

Lista debitori banche italiane: la risposta del Garante della privacy

Il Garante della privacy è intervenuto sulla questione specificando che è possibile pubblicare i nomi dei debitori insolventi nel caso delle imprese, mentre occorre maggiore tutela quando si parla di persone fisiche.

In una nota, il presidente dell’Authority Antonello Soro ha spiegato che le persone giuridiche dal 2011 non godono più di alcuna tutela sotto il profilo della privacy. Diverso è il caso di una persona fisica:

“Nell’ipotesi in cui si volesse derogare a questa legittima aspettativa, un’eventuale modifica legislativa non dovrebbe comunque contrastare con la disciplina europea a tutela della riservatezza e dovrebbe circoscrivere adeguatamente l’eccezionalità dei presupposti per determinare la deroga”.

Il Parlamento dice sì alla commissione d’inchiesta su Mps

Proprio ieri la Camera ha approvato le mozioni che prevedono l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul sistema bancario italiano e sul caso Mps, grazie al voto favorevole di tutti i gruppi parlamentari, compreso il Partito democratico.

Il cosiddetto “lodo Patuelli” (ovvero l’introduzione della norma che consente la pubblicazione delle liste dei debitori insolventi delle banche, sollecitata dal presidente dell’ABI) rientrerà nei compiti della commissione.

L’ufficio di presidenza del Senato ha fatto sapere che la commissione Finanze di Palazzo Madama inizierà il 31 gennaio l’esame dei ddl per istituire una commissione d’inchiesta sulle banche italiane.

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