Crollo funivia: sta meglio il piccolo Eitan

Marco Ciotola

30/05/2021

Il bambino è l’unico sopravvissuto al tragico crollo della funivia del Mottarone: sta meglio e ha ripreso a mangiare

Crollo funivia: sta meglio il piccolo Eitan

Sembrano migliorare nelle ultime ore le condizioni dell’unico sopravvissuto al tragico crollo della funivia del Mottarone.

Eitan, il bambino di 5 anni ricoverato dopo l’incidente in codice rosso, ha ripreso a mangiare e dall’ospedale parlano di “significativo miglioramento”, anche se la prognosi resta riservata.

Il piccolo è ricoverato presso l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino in rianimazione, anche se sembra possa essere prossimo il trasferimento di reparto.

Intanto proprio di oggi è la notizia della possibile iscrizione di altri dipendenti della compagnia che gestisce la funivia nel registro degli indagati, dopo che sono stati disposti gli arresti domiciliari per il caposervizio e l’iniziale carcerazione per gestore e direttore dell’impianto, entrambi poi scarcerati.

Crollo funivia: sta meglio il piccolo Eitan

È il primo giorno - hanno spiegato i medici - che Eitan ricomincia a mangiare da solo, sottolineando un miglioramento delle condizioni, anche se è ancora impossibile sbilanciarsi su quello che accadrà nel lungo termine.

Sopravvissuto alla terribile caduta, è ora in compagnia della zia e della nonna, e non è ancora a conoscenza del destino dei genitori, entrambi morti sul colpo.

Sebbene non si possa dire che sia fuori pericolo, i dottori hanno lasciato intendere come la permanenza in rianimazione sia una “misura precauzionale”, e che il cambio di reparto e lo scioglimento della prognosi potrebbero essere imminenti.

Il terribile incidente, avvenuto lo scorso sabato 22 maggio a meno di 24 ore dalla riapertura della funivia, ha visto morire 14 persone, e la volontarietà del gesto che ha portato ad inserire il cosiddetto forchettone e impedire così il funzionamento dei freni potrebbe sul piano giudiziario significare una condanna pesantissima per le persone implicate.

Oltre al disastro colposo e conseguentemente all’omicidio colposo, subentra anche la rimozione dolosa di cautele contro infortuni, circostanza che potrebbe portare a condanne di ulteriori 10 anni.

Molto probabile, già nelle prossime ore, l’iscrizione di altri dipendenti della compagnia che gestisce la funivia nel registro degli indagati.

A quel punto sarà però da accertare se questi ultimi fossero tutti a conoscenza del cosiddetto forchettone inserito dal caposervizio e se, soprattutto, avrebbero potuto ribellarsi a una simile scelta.

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