Con quale stipendio si può ottenere il mutuo

Simone Micocci

21/02/2022

Quanto bisogna guadagnare per richiedere un mutuo? Ecco qual è il criterio solitamente utilizzato dalle banche.

Con quale stipendio si può ottenere il mutuo

Avere un’entrata fissa mensile, come può essere lo stipendio, non è sufficiente come garanzia per ottenere un mutuo. Molto dipende dall’importo dello stipendio percepito, come pure dalla tipologia del contratto di lavoro. Alla banca servono garanzie, e sicuramente un buono stipendio è una di queste.

Ma qual è di fatto il reddito minimo affinché una richiesta di mutuo possa andare a buon fine? Non esiste una regola assoluta, poiché la valutazione spetta a ogni singola banca, la quale andrà a valutare caso per caso se il nucleo familiare che richiede il mutuo offre le garanzie adeguate.

Possiamo comunque, guardando a come solitamente si comportano le banche nel concedere o meno un mutuo, rispondere a questa e ad altre domande facendo chiarezza su qual è l’importo dello stipendio che solitamente garantisce il buon esito della richiesta.

Con quali rapporti di lavoro si può ottenere un mutuo

Come prima cosa è bene sottolineare che la banca prima di guardare lo stipendio tiene conto della tipologia del rapporto di lavoro. Guadagnare molto non assicura infatti il buon esito della richiesta di mutuo, visto che l’istituto bancario tiene conto - soprattutto - della stabilità lavorativa dell’interessato.

È molto difficile, quindi, che la banca dia il via libera a una richiesta di mutuo presentata da una persona che è impiegata con contratto di lavoro a tempo determinato. Paradossalmente, un lavoratore con contratto a tempo indeterminato che guadagna 1.500,00€ al mese ha più possibilità di ottenere il mutuo rispetto a uno assunto con contratto a tempo determinato ma che percepisce il doppio dello stipendio.

Non rientra tra i contratti di lavoro che offrono una buona garanzia alla banca neppure l’apprendistato, in quanto questo consente al datore di lavoro di mettere fine al rapporto semplicemente comunicando la non conferma del lavoratore al termine del periodo di apprendistato.

Nel caso del lavoro autonomo, invece, è necessario che ci sia una storia solida alle spalle del lavoratore. Ad esempio, ci sono banche che non prendono in considerazione un lavoratore autonomo che ha aperto Partita Iva da meno di tre anni, altre che invece si “accontentano” anche di due anni.

Con quale stipendio si può ottenere un mutuo

Anche se non si tratta di una regola assoluta, c’è un criterio che solitamente seguono tutte le banche nel momento in cui devono fare una valutazione del mutuo.

Come prima cosa si considera l’importo richiesto e il piano di restituzione del mutuo, arrivando così alla rata mensile (comprensiva ovviamente degli interessi). Poi si prendono in considerazione tutti i redditi percepiti dalla persona che ne fa richiesta (nei casi di mutuo cointestato verranno valutati i redditi di entrambi).

A questo punto, la regola vuole che la rata del mutuo non debba essere superiore al 30% del reddito disponibile del richiedente. Va sottolineato che non si tratta di una regola assoluta in quanto sono diverse le variabili prese in considerazione dalla banca.

Tuttavia si tratta di un buon punto di partenza per capire quanto bisogna guadagnare per avere diritto a un mutuo.

Tenendo conto della regola suddetta, ad esempio, con uno stipendio (si considera il netto, dal quale vengono dedotti eventuali altri impegni finanziari) di 1.500,00€ verranno prese in considerazione richieste di mutuo con rata non superiore a 450 euro. Più o meno, considerando un tasso d’interesse tra l’1,15% e l’1,20% e un piano di restituzione in 30 anni, con una rata mensile di 450 euro si riescono a ottenere circa 140.000,00€ di mutuo.

Quando con uno stipendio basso è comunque possibile ottenere un mutuo

Se lo stipendio non è molto alto e si va a superare, non di molto, il suddetto criterio, è comunque possibile ottenere un mutuo offrendo alla banca altre garanzie.

Ad esempio, in presenza di una fideiussione offerta da un garante - con un reddito e una posizione lavorativa molto solida - è possibile alzare la suddetta asticella. E ancora, molto dipende dalla situazione del mercato immobiliare: nel caso in cui questo sia in forte crescita - e quindi è anche maggiore la garanzia offerta dall’immobile ipotecato - è possibile alzare la suddetta asticella. Viceversa, è possibile che anche stando sotto la soglia del 30% la richiesta di mutuo venga respinta.

Le valutazioni sono diverse quindi, ma generalmente possiamo dire che le richieste accolte sono quelle dove la rata di mutuo è compresa nella fascia che va dal 25% al 35% del reddito complessivo.

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