Chi è Antonio Di Fazio, l’imprenditore arrestato per violenza sessuale?

Giorgia Bonamoneta

23/05/2021

Accusato di violenza sessuale e sequestro di persona, Antonio Di Fazio è stato nominato il moderno Barbablù. Due profili social, due stili di vita differenti, due personalità distinte: da una parte l’imprenditore, dall’altra il violentatore seriale. Chi è davvero Antonio Di Fazio?

Chi è Antonio Di Fazio, l’imprenditore arrestato per violenza sessuale?

Chi è Antonio Di Fazio, l’imprenditore arrestato con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate?

50 anni, imprenditore del settore farmaceutico, Antonio Di Fazio nascondeva la sua doppia identità con due profili social ben distinti: uno dove si scattava le foto con l’anziana madre e l’altro dove si vantava dei suoi beni di lusso.

Ma non solo questo, Di Fazio ha avuto diversi alti e bassi con la legge, come quando venne fermato alla guida in stato di ebbrezza e nella sua auto vennero ritrovati e sequestrati oggetti insoliti.

Chi è Antonio e chi è Antonello Di Fazio?

Antonio di Fazio è un imprenditore cinquantenne di Milano e fondatore e amministratore della Global Farma, una casa farmaceutica di import-export di prodotti medicinali. Durante i primi mesi della pandemia si è autoproclamato “alto commissario per il Covid”.

Come si legge sulla pagina ufficiale della Global Farma, dopo l’arresto il Consiglio di amministrazione ha deciso, in una riunione straordinaria, di revocare il ruolo di amministrato ad Antonio Di Fazio per garantire continuità all’azienda.

Antonio Di Fazio è stato descritto, nell’ordinanza che lo ha portato in carcere, come un “moderno Barbablù”. Proprio come il Barbablù, associato all’idea del serial killer, di una fiaba del Sedicesimo secolo. A Di Fazio è stato dato lo stesso soprannome dato al pluriomicida Henry Landru, un assassinio seriale francese che uccise dieci donne e un bambino.

Antonio ha un doppia vita: sui social ha due account con due nomi diversi. In uno si fa chiamare Antonello e posta foto insieme all’anziana madre che vive con lui nel grande appartamento di parco Sempione di Milano. In questo account parla di lui in terza persona e si descrive come: “azionista di riferimento di alcune aziende [...] dalla farmacia alla moda”.

L’altra personalità di Antonio Di Fazio è quella dell’amante delle auto di lusso, degli yacht e del buon cibo. Nelle foto del profilo si vede Antonio fare vacanze di lusso e guidare auto costose. Le stesse auto nelle quali i carabinieri hanno trovato un finto lampeggiante blu.

Le bugie sulla vita di Antonio Di Fazio

Il lampeggiante blu è solo l’inizio. Antonio Di Fazio amava mostrarsi come un uomo influente e di una certa importanza e portava avanti da tempo una lunga serie di bugie.

Non solo si era autoproclamato “alto commissario per il Covid” - figura inesistente che diceva di essere guadagnato per aver distribuito mascherine durante l’emergenza sanitaria - ma anche agente segreto. Nell’abitazione e nelle auto di proprietà sono stati ritrovato oggetti di scena come una pistola giocattolo, una fondina, un tesserino del Ministero dell’Interno e un lampeggiante blu con il quale passava per politico.

Quali sono le accuse ad Antonio Di Fazio?

L’imprenditore milanese è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni aggravate. A far partire la denuncia è stata una giovane studentessa di ventun anni dell’Università Bocconi. Attirata a casa dall’uomo con la scusa di un colloquio di lavoro, la ragazza è stata addormentata con l’uso di medicinali.

Non era la prima volta, dicono gli inquirenti. Sul cellulare di Antonio sono state trovate numerose foto (57 per la precisione) che ritraevano donne seminude in stato d’incoscienza, un vero e proprio trofeo da serial killer. In casa, dove abitava con madre e figlio, nascondeva le sostanze con le quali narcotizzava le vittime.

Le ultime notizie riportano la presenza di altre tre donne pronte a farsi avanti per denunciare gli abusi sessuali subiti in passato. Per Antonio Di Fazio, il moderno Barbablù, le accuse di fanno sempre più gravi.

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