Certificates butterfly: cosa sono e come funzionano?

Lorenzo Baldassarre

06/11/2017

I certificates butterfly permettono un guadagno sia in caso di rialzo che di ribasso del sottostante, entro i limiti delle barriere. Protezione del capitale investito pari al 100%.

Certificates butterfly: cosa sono e come funzionano?

I certificates butterfly sono dedicati a coloro che non hanno un’alta propensione al rischio e puntano a ottenere un guadagno limitato, ma più probabile. Sono presenti due limiti di barriera, uno al rialzo e uno al ribasso, infatti non si deve seguire la direzione del sottostante, ma l’entità della stessa. In caso di superamento di una delle due barriere il capitale investito sarebbe protetto al 100%.

Certificates butterfly: cosa sono?

I certificati butterfly sono uno strumento finanziario a capitale protetto, come i digital, che abbiamo già trattato in precedenza.

Prima di iniziare la spiegazione è bene ripassare la terminologia che andremo ad usare.

  • Sottostante: attività finanziaria alla quale è legato il certificato. Può trattarsi di un indice azionario, un tasso di cambio, una materia prima e così via.
  • Strike: valore iniziale del sottostante
  • Multiplo: quantità in possesso del sottostante da parte del certificato.
  • Livelli di barriera: limite oltre il quale il certificato è da considerarsi nullo. La barriera al rialzo è posta sopra il valore iniziale del sottostante, la barriera al ribasso è posta, di conseguenza, in una quota inferiore a quella dello strike.
  • Scadenza: data in cui la vita del certificato termina e si osserva l’andamento del sottostante.

La presenza della doppia barriera fa sì che il sottostante deve necessariamente viaggiare entro un canale posto fra i due limiti. Inoltre è possibile operare con una leva finanziaria (opzionale), che permette un guadagno maggiore.

Come funzionano i certificates butterfly?

Con un esempio cercheremo di spiegare al meglio come funziona il certificato butterfly.

Un cliente di una banca X chiede un certificato butterfly, senza leva finanziaria, riferito all’andamento del prezzo dell’oro, che nel momento della sottoscrizione si trova a quota 1500$. La barriera superiore è posta a 1800$ (20% al rialzo), quella inferiore a 1200$ (20% al ribasso). L’investimento è pari a 300$ e il multiplo è di 1. Scadenza in 3 anni.

Al termine dei tre anni avremmo 3 ipotesi:

  1. Il sottostante ha un valore di 1725$, che è pari al 15% in più dello strike e si trova sotto al livello di barriera superiore. Essendo 45$ il 15% di 300$, l’investitore otterrebbe indietro 345$ (300$ iniziali + 45$ dovuti alla performance del sottostante).
  2. Il sottostante ha un valore di 1350$, che corrisponde al 10% in meno del valore iniziale e si trova sopra il livello di barriera inferiore. Essendo 30$ il 10% di 300$, il cliente della banca vedrebbe tornare nelle proprie tasche 330$ (300$ iniziali + 30$ di guadagno).
  3. Il sottostante si trova oltre i 1800$ o sotto i 1200$. Il certificato si concluderebbe senza alcun guadagno e l’investitore otterrebbe il rimborso completo della somma versata (300$).

Vantaggi e svantaggi

Uno dei vantaggi è la protezione del capitale investito al 100%. Chiaramente quest’opzione mette al riparo gli investitori da possibili perdite e dà la possibilità a rischio zero di non tenere i propri risparmi fermi sul conto in banca.

L’altro vantaggio consiste nel non dover seguire la performance del sottostante, dato che è indifferente quale direzione esso prenda. Ciò da tenere in considerazione è il superamento o meno dei limiti di barriera.

Lo svantaggio è nel guadagno limitato, soprattutto in assenza di leva finanziaria. Questa opzione è dedicata a coloro che non intendono rischiare il proprio denaro anche in virtù della possibilità di ottenere un grande guadagno.

Argomenti

Iscriviti a Money.it